PEACE AND LOVE

15.09.2015 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
PEACE AND LOVE
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© foto di Federico De Luca

Com'era prevedibile, le 48 ore successive alla vittoria sul Genoa sono filate via lungo un unico binario. Quasi che i tre punti arrivati dal campo fossero scontati, o comunque in secondo piano. Conseguenza di un ambiente che Della Valle ha definito "inquietante", ma che comunque la si pensi resta come minimo abbastanza elettrico. Da una parte gli striscioni esposti dalla curva sabato sera a testimonianza di un malessere che (seppure nella minoranza del tifo) comunque esiste, E che dunque va raccontato, dall'altra la reazione di ADV che non ha tuttavia voluto rifarsela con i tifosi.

Quelli che sono stati gli ultimi mesi della Fiorentina sono stati indubbiamente analizzati e sviscerati. Ed è altrettanto indubbio che, almeno da gennaio in poi, la critica non abbia lesinato dubbi sulle manovre del club viola. Una critica per la quale rispondiamo di quanto pubblicato su queste pagine, ed entro la nostra linea editoriale, e che certamente rivendichiamo nell'ambito del nostro mestiere. Ma anche una critica che, non più tardi della scorsa settimana, ha evidenziato la bontà degli interventi in conferenza stampa prima del d.s. Pradè, poi del d.g. Rogg.

Ecco perchè, forse, una volta acclarato un certo malumore di una parte della tifoseria, sabato sera sarebbe stato più giusto (o semplicemente conveniente) mettere nel mirino soltanto la prossima sfida europea contro il Basilea. Perchè continuare a voler avere l'ultima parola, in questo momento, non diventa un fattore positivo per la stessa squadra e per lo stesso Sousa. E perchè anzi, alimentare ulteriori divisioni nell'ambiente non giova a nessuno. Il tifo, dal canto suo, oltre alle parole sugli striscioni c'ha messo i fatti, ovvero gli oltre 20.000 abbonamenti. Senza contare il processo di maturazione (a 360 gradi) che non ha eguali a livello italiano, che ha visto protagonisti proprio i tifosi viola

Dall'altro lato la proprietà ha costruito una squadra che sulla carta può apparire debole ai più (e in tal senso, sempre su queste pagine, la chiusura del mercato è stata salutata senza commenti celebrativi) ma che al tempo stesso ha tutto per stupire. E i risultati degli ultimi anni confermano come gli stessi Della Valle abbiano saputo stupire. D'altronde se determinate valutazioni risulteranno errate sarà dovuto, e naturale, prenderne atto e rivedere i propri giudizi. In fondo tutti se lo augurano. Al tempo stesso, però, è indubbio come la stessa Fiorentina (sottolinenandone l'articolo...) possa accettare il fatto che, avendo sbagliato su più di un aspetto da gennaio a oggi, non tutti siano al picco dell'entusiasmo, e l'abbiano fatto notare.

Adesso serve soprattutto voltare pagina e guardare avanti. Possibilmente con un ambiente più compatto e meno inquietante. Magari con un paio di dita alzate, da una parte e dall'altra, in segno di "Peace and Love".