PAUSA DI RIFLESSIONE
Un nuovo appuntamento è fissato per martedì, ma difficilmente la situazione potrà prendere una piega diversa da quella che ha assunto. Sono ormai definitivamente definiti i contorni del caso Ljajic: il giocatore ha infatti declinato l'offerta di rinnovo propostagli dalla Fiorentina ieri pomeriggio, scartando di conseguenza - ad una ad una - tutte le varie prospettive estere che il club viola gli ha sottoposto. Non solo l'Atlético di Madrid (l'unica squadra che ad oggi potrebbe garantire alla Fiorentina una cifra vicina a quella pretesa da Pradè per la cessione del serbo), ma anche la Roma di Totti e Destro, il cui progetto tecnico evidentemente non affascina più di tanto il numero 22 viola. Che per inciso non gradisce più di tanto nanche le suggestive ipotesi inglesi, con Tottenham e Southampton che di recente hanno chiesto informazioni al club di Viale Fanti per il reticente Ljajic.
Il discorso, dicevamo, è quindi rimandato a martedì. Adem infatti si è preso tre giorni di tempo per riflettere a fondo sulla proposta economica che la Fiorentina ieri gli ha sottoposto (contratto con ingaggio raddoppiato e clausola rescissoria fissata a non meno di 12 milioni di euro) ma le idee in testa del serbo sono ormai piuttosto chiare e prendere ancora tempo difficilmente servirà a cambiare la situazione: il fantasista si vede già vestito di rossonero e la martellante e subdola corte che in questi mesi il Milan e Galliani hanno fatto al giocatore e al padre (l'uomo che più di tutti ha voce in capitolo in questa intricata vicenda) ha sortito l'effetto sperato. ''C'è l'1-2-X di possibilità sul futuro di Ljajic'' aveva sentenziato tre giorni fa l'ad viola Mencucci, paventando (oltre al rinnovo o alla cessione) anche l'ipotesi che alla fine il numero 22 possa restare a Firenze da emarginato della rosa, senza che poi possa essere tirata in ballo l'accusa di mobbing: difficilmente si arriverà a questa soluzione, dato che la speranza di tutti è quella di non ripetere un caso Montolivo-bis. Il cui fantasma, però, è sempre più dietro l'angolo.