PATTO PER FIRENZE, Buoni propositi...
L'anticipazione più rumorosa la regala Della Valle. A qualche minuto dalla conferenza stampa di Cognigni, il patron viola lascia il "Franchi", saluta i cronisti e lancia il suo missile "Montolivo? Mi sa tanto di presa di giro....". Montolivo o meno, il tono delle parole di ADV, suonava autoritario come non mai appena sotto le gradinate dello stadio. E va detto che, poco dopo, lo stesso presidente operativo Cognigni non è stato da meno. Anche nei toni.
Al di là dei vari aspetti raccontati oggi in sala stampa, inclusa una certa dose di precisione che non guasta mai, restano però soprattutto i sette punti del cosidetto progetto "Cuore Viola". Una scelta, se vogliamo comunicativa, che di certo ha pochi precedenti. E guardando le varie piazze sportive italiane, probabilmente, giusto a Firenze poteva accadere una situazione inedita di questo tipo. Un vero e proprio patto con la città affinchè, alla lunga, grazie alla sinergia che si auspica di creare con tutti i tifosi si possano, per così dire, superare quei limiti strutturali derivanti dai divari fra le big e le altre di Serie A. Un tentativo, e questo è giusto sottolinearlo, per provare a recupare quel dodicesimo uomo che ultimamente è in piena riserva di fiducia verso la società.
Tutto molto condivisibile, in sintesi, quel che la Fiorentina ha riportato nei sette punti. Tutto però anche molto lontano dall'atto selvaggio e primitivo che resta questa follia chiamata calcio. Attività quest'ultima riservata a pestipedatori (altresì detti calciatori, spesso e volentieri iper retribuiti) che sappiano usare a modo quella sfera. Anche perchè, a fronte di un ambiente che dovrebbe ricompattarsi, sono di nuovo le logiche e le dinamiche del fair play, e dell'autofinanziamento, a regnare incontrastate in Fiorentina. E così, in mezzo a tante parole, splendidi proclami e buoni propositi per l'avvenire, resta da capire se, adesso i fatti seguiranno le parole.
Con i giocatori che saranno più parte dell'ambiente cittadino, con una squadra che dovrà essere fatta soprattutto da calciatori motivati, e con un gruppo in grado di esprimere un gioco diverso, meno noioso, e un po' più agonisticamente cattivo. Perchè poi, al di là dei patti, dei punti programmatici, sono soprattutto i gesti atletici in campo a raccontare quello che una squadra, e il suo pubblico, possono fare e sognare di raggiungere.
E, prima di tutto, oggi Firenze chiede di potersi tornare a divertire andando allo stadio. Senza pensare troppo alle plusvalenze, agli autofinanziamenti o alle logiche del fair play, pur nel loro valore. Sarà proprio in questo aspetto, nel dare seguito alle tante parole spese oggi, che la Fiorentina dovrà produrre lo sforzo maggiore. Perchè oggi, più delle parole, servono fatti. Da parte di tutti. Dalla dirigenza ai giocatori che vestiranno la maglia viola nella prossima stagione.