PASSATO, PRESENTE E FUTURO
L'amarezza di un pareggio mitigata dalla consapevolezza di aver superato uno scoglio molto più grande di una sola partita. Perché nella Fiorentina che esce da Udine con un solo punto conquistato, il pensiero corre inevitabilmente a quanto di buono fatto in questi ultimi due mesi caratterizzati da ritmi forsennati. Troppo facile ridurre l'analisi dello stato della squadra al solo pareggio del Friuli, visto e considerato che, grazie al cammino trionfale di febbraio e marzo compiuto dai ragazzi di Vincenzo Montella, la squadra ha saputo rispondere colpo su colpo agli avversari restando fondamentalmente in corsa per tutti e tre gli obiettivi stagionali.
Campionato, Coppa Italia e Europa League. La storico dei risultati e i numeri, soprattutto, parlano chiaro. Ad oggi la Fiorentina resta viva su tre fronti, particolare non travisabile considerando lo stato del calcio italiano. Una semifinale di Coppa Italia contro la Juventus che promette di regalare ulteriori gioie ai tifosi viola (l'andata a Torino ha visto la Fiorentina trionfare per 2-1), un quarto di finale di Europa League da giocare (finalmente) da favorita e un sesto posto in serie A che non preclude ancora nessun tipo di traguardo. Il tutto, ovviamente, condito da un gioco bel al di sopra della media "italiana". Considerando anche il calendario che vedrà i viola protagonisti in campionato (gare abbordabili dopo Samp e Napoli), risulta scontato pensare come Vincenzo Montella possa ancora tirare fuori dal cilindro l'ennesima impresa sportiva a tinte viola. Se poi anche Mario Gomez dovesse tornare a segnare con regolarità come successo a Udine...