PASQUAL: DATECI LA CARICA. ASPETTIAMO CHE JOJO DECIDA

A cura di Paolo Bocchi
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20.07.2012 13:05 di  Redazione FV   vedi letture
PASQUAL: DATECI LA CARICA. ASPETTIAMO CHE JOJO DECIDA
© foto di Firenze Viola

Terminata la sessione di allenamento del mattino, Manuel Pasqual si è presentato in sala stampa. Queste le parole del terzino viola:

Sulla fascia di capitano e sul gruppo: "Mi ha fatto piacere, anche se ieri mi è sembrato giusto mettermi a disposizione ma non c'erano problemi se l'avesse indossata Jovetic. Sono tra i più vecchi, magari inizieranno a chiamarmi zio. La speranza è che la rosa venga integrata, anche se abbiamo giocatori di qualità".

Sul morale: "La tranquillità potete darcela voi e la gente che ci sta vicino. E' stato bello vedere tutta quella gente alla presentazione della maglia. Anche con la campagna abbonamenti siamo partiti bene a livello di numeri rispetto agli ultimi anni".

Su Montella: "Esige tanto da noi e ci dice in faccia quello che pensa. Tutti lo apprezziamo per questo".

Su Jovetic: "Ieri l'ho visto benissimo, nonostante l'avversario fosse poco impegnativo. Sappiamo le sue qualità e speriamo che la squadra venga costruita attorno a lui".

Sullo spogliatoio: "Dei vecchi non è rimasto quasi più nessuno, io, Vargas e Felipe. Il mister non mi ha chiesto nulla perchè lui vuole dare la sua impronta".

Sulla difesa: "Il cambiamento da tre a quattro si sente, ma tutti noi siamo abituati a giocare a quattro. Segreti non ce ne sono tanti, in questi giorni di preparazione proviamo sempre le solite cose per trovare i tempi di inserimento e conclusione. Dobbiamo aiutare Roncaglia ad inserirsi al meglio".

Sulla passata stagione: "Le cose che non sono andate sono state tante. I risultati nascondono le problematiche, quando non vinci tutto viene evidenziato. Abbiamo avuto problemi anche a livello numerico, oppure non abbiamo sempre pensato al bene della squadra ma più a noi stessi. Invece dobbiamo remare tutti dalla stessa parte".

Sui metodi di allenamento: "Rispetto agli anni passati è cambiato tutto. Sia Prandelli che Mihajlovic che Rossi preferivano le corse lunghe, invece Montella vuole corse brevi e con la palla. Questo può essere un bene. Tutti siamo monitorati per capire le distanze che riusciamo a coprire".

Su Jovetic: "La nostra speranza è che giochi con noi. Ma non puoi andare con la pistola e dirgli di decidere. Noi aspettiamo la sua decisione. Se ti trovi al 30 di agosto a trovare un sostituto può essere un problema".

Sulle polemiche dei giocatori ceduti: "Non si sputa mai nel piatto dove si è mangiato. Dispiace quando vedi certe cose, a volte si dovrebbe trovare il coraggio di dirle prima di andare via certe cose. In passato ho detto quello che pensavo assumendone le responsabilità".

Su Behrami e Gamberini: "E' un dispiacere averli persi, avevamo un discreto feeling. Probabilmente questa decisione andava bene a tutti".

Sul presidente: "Andrea quando arriva crea un po di terrore in tutti, nel senso buono. Riesce a trovare le parole giuste per tutti. Speriamo che arrivi presto. Abbiamo bisogno della sua presenza, soprattutto i nuovi".

Sulle dichiarazioni di Kharja: "A volte devi farti voler bene all'interno di un gruppo. Se tutte le sere prendi il treno e vai a Milano...Lui ha salvato tutti tranne i compagni, che insieme a te corrono e faticano per un obiettivo. Non si è saputo far voler bene".

Su Ljajic: "Stagione di alti e bassi. Per quanto riguarda l'episodio con Rossi, o ti trovi in quei momenti in cui ti si tappa la vena o non puoi capire. Adesso è ripartito col piede giusto, e mi ha fatto piacere".

Su Ibrahimovic e gli sceicchi: "Ormai il campionato italiano sta diventando di seconda fascia. Dispiace perchè tutte le grandi stanno vendendo i loro campioni. Dispiace vedere che da parte dello stato non ci sia una riforma a livello di stadi che di fiscalità. Mi è dispiaciuto vedere Monti attaccare il calcio italiano, perchè l'azienda calcio è una delle poche in positivo".

Sul contratto collettivo: "So che ci stanno lavorando e spero si arrivi a un accordo per non fermarsi come l'anno scorso. C'è ancora qualcosa da limare".