PARADOSSI

10.04.2019 00:00 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
PARADOSSI

Fino alle dimissioni non si era mai arrivati. La valanga di consensi che ha sommerso Stefano Pioli bene spiega come sia stato inquadrato il saluto dell'ex allenatore della Fiorentina. Una vicenda che porta fin troppo facilmente a ricordare altre storie, altri tecnici, se non fosse che stavolta si è andati persino oltre.

Dritti al punto, con un nuovo comunicato destinato a entrare negli archivi. Arrivato nella serata di lunedì, noto passaggio su “competenze e serietà” incluso, e quasi difficile da comprendere in pieno. Con più di un riferimento tecnico discutibile. Che l'allenatore abbia commesso errori lo testimoniavano già le cronache, sul campo, nelle scelte, nelle sostituzioni, nelle parole sul futuro. Ma si poteva e doveva chiarire in privato, come del resto avvenuto all'inizio della storia dopo la sconfitta in campionato di Bergamo, anche con toni alti come può capitare.

Quel che non si capisce, allora, è perché si sia toccata la sfera persino umana del tecnico, quella stessa faccia della medaglia che aveva aiutato la Fiorentina a ripartire dopo la tragedia di Astori. Una strategia comunicativa che non deve aver lasciato margini di manovra a Pioli, che con le sue dimissioni ha certamente confermato quello spessore umano che ne ha contraddistinto tutto il suo cammino fiorentino.

Incomprensibile la Fiorentina quando ci si mette, quando ciclicamente ripercorre identiche strade chiuse, ripetendo dinamiche che già in passato non avevano fruttato grandi risultati. L'uscita di scena di Pioli lascia per forza di cose il palcoscenico a proprietà e società che adesso dovranno guidare la macchina da qui a fine stagione, a cominciare dalla scelta di un nuovo tecnico.

La scelta Montella, arrivata si dice direttamente da Diego Della Valle, è un primo segnale. L'aeroplanino non è esattamente il profilo che Corvino avrebbe probabilmente scelto, e sarà interessante vedere che tipo di sinergia potrà crearsi tra i due alla luce dei caratteri in questione. Di certo qualche indicazione sul futuro, all'allenatore di ritorno, dovrà pur essere stata data. Il rischio di affrontare le prossime sfide, e la semifinale di Coppa Italia, non è da poco, pensare a un programma che possa aver convinto l'ex tecnico del Milan potrebbe persino essere la dimostrazione di voler davvero una nuova ripartenza.

Non è dato sapere tuttavia se questa scelta della proprietà, che per una volta non si affida unicamente a Corvino, possa anticipare anche altri cambiamenti nell'area tecnica, ma certo è un sussulto che oltre a cambiare volto alla Fiorentina ha cambiato anche uno scenario che si era fatto cupissimo, anche in città. Fosse solo perchè l'Aeroplanino ha davvero lasciato bei ricordi di bel gioco da queste parti. Certo, inutile girarci intorno, ai tempi era tutt'altro organico, e al di là di chi lo aveva costruito era stato allestito con ben altri ingaggi, ma l'operazione di per sè intriga seppure riporti la memoria indietro di qualche anno. 

Quando, guarda caso, un gran bel cammino fatto insieme a Montella fu interrotto a suon di comunicati schietti e diretti, anche troppo. In una coincidenza che a pensarci bene ha del clamoroso. Dalle dimissioni di un allenatore per un comunicato al ritorno di un allenatore che la Fiorentina esonerò con un comunicato. Chissà che qualcuno in società non decida di farsi qualche domanda sul perchè oggi la Fiorentina viva di paradossi ai limiti dell'incredibile.