PANCHINE D'ITALIA
Pioli sì, Pioli no. L'interrogativo accompagnerà la Fiorentina almeno fino al termine del campionato, quando sarà finalmente possibile annunciare il nuovo allenatore. Una situazione che viaggia parallela alle ultime tre gare che segneranno - in un modo o nell'altro - l'intera stagione (per altro già costernata di amarezze). Uno scenario, però, che non coinvolge soltanto la Fiorentina, bensì la quasi totalità delle squadre di Serie A. In cerca, chi più chi meno, di nuove risorse tecniche per la stagione ventura.
LE CERTEZZE - Chi non deve fare i conti con la panchina è l'Atalanta, rivelazione del campionato, che si è legata nelle scorse con Gasperini per altre tre stagioni. In casa Lazio, per l'appunto, il rinnovo di Inzaghi non è ancora ufficiale, ma lo straordinario cammino fatto fino a questo momento esclude qualsiasi altra evoluzione negativa. Tra le altre che navigano in zone tranquille, poi, ci sono la Samp con Giampaolo, il Torino con Mihajlovic, il Bologna con Donadoni, l'Udinese con Delneri e il Napoli del tanto agognato Sarri.
I REBUS - Voce sotto la quale, invece, entrano di diritto l'Inter e la Roma, alle quali sono stati accostati da una parte i vari Conte, Simeone, Jardim, Spalletti (sponda nerazzurra), e dall'altra Emery, Di Francesco, Montella e Mancini (sponda giallorossa). Un nome, quello di Di Francesco, per molto tempo in orbita viola, che tra l'altro adesso rappresenta la vera variabile impazzita (il Sassuolo nel frattempo pensa a Maran, Rastelli e Bucchi). Al Milan, Montella va verso la conferma (80%) anche se con la nuova proprietà le sorprese sono sempre dietro l'angolo. Così come una sorpresa potrebbe regalarla Allegri in caso di Triplete con la Juve.
Chissà che con la vittoria della Champions, anche il tecnico "vincitore di tutto" negli ultimi anni non decida di lasciare il club per provare altre avventure. E se neanche i (prossimi) campioni d'Italia possono dormire sonni tranquilli...