OSSERVATO SPECIALE

06.02.2013 19:40 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
OSSERVATO SPECIALE
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Gli esami non finiscono mai. Nella vita, e nel calcio. Lo sa bene, ne siamo certi, il buon Stevan Jovetic, che nonostante la giovane età ha già dovuto fare i conti con un lungo tunnel fatto di pazienza, passione, sacrificio e immaginiamo anche un pizzico di dolore. Tornare dopo un infortunio come quello che ha dovuto superare JoJo, del resto, non è mai uno scherzo, e il fatto che Stevan sia tornato sui suoi livelli è già di per sè il primo attestato di esame superato.

Ma come detto ogni partita fa storia a sè. Ogni domenica arriva a smentire quella precedente, nel bene e nel male. E' il bello dello sport, quello di poter sempre ricominciare e riprovare a vincere. Jovetic, domenica scorsa, si è sbloccato. Ha ritrovato il gol, ha chiuso il conto mettendo in cassaforte la gara contro i ducali, e forse ha anche un po' ammorbidito quelle critiche che in tanti gli avevano indirizzato dopo il mese di gennaio tanto negativo per la squadra, quanto per lui stesso.

Adesso, però, c'è un nuovo, impegnativo, esame. Un test se vogliamo ancora più delicato, perchè da sostenere di fronte a una giuria che gli pianterà gli occhi addosso dall'inizio alla fine. Infondo, quella giuria, lo osserva da più di un anno. La Juve, inutile nasconderlo, farebbe di tutto per vestire di bianconero JoJo. La Fiorentina, di contro, fino ad ora ha fatto di tutto per tenersi stretto il proprio gioiello.

Ma al di là degli scontri societari, o meglio dell'assenza di rapporti, sarà solo il campo a raccontare il verdetto finale su Jovetic e la sua sfida a quella Juve che tanto la vorrebbe. I tifosi si aspettano tanto da lui, di certo di più anche di quanto visto contro il Parma. E stavolta non solo perchè è il giocatore di maggior talento, ma perchè affondare a suon di gol l'eterna rivale varrebbe come mille promesse sul futuro (che nel calcio è sempre meglio evitare). E' il destino dei campioni d'altronde, quello di essere sempre e comunque il primo osservato speciale.