OGGETTI MISTERIOSI
Tra i due tormentoni (rispettivamente targati Stevan Jovetic e Valon Behrami, e quindi legati alla loro permanenza o meno a Firenze), ci scappa un terzo ritornello che, ormai, è diventato quotidiano. "Sarà un mercato lungo, forse estenuante", disse Pradè, e mai definizione fu più calzante, vista la lunga lista di cedibili che, presumibilmente, toglierà il sonno al diesse viola. Prima vendere, poi comprare, rimane del resto il diktat principale del mercato viola. Anche per coltivare la speranza di monetizzare attraverso le cessioni e rimpolpare il budget di mercato.
E se si sprecano le ipotesi di destinazioni varie per i tanti cedibili di casa viola, in entrata sono molti meno i nomi accostati alla Fiorentina. El Hamdaoui per l'attacco, Roncaglia per la difesa, Cigarini per il centrocampo e Viviano (o Rosati) per il ruolo di portiere. Ed è proprio tra i pali che, a giudicare anche da quanto raccontano da Palermo, che i viola potrebbero stringere a breve. Trovando magari la giusta formula per consentire l'arrivo a Firenze di un tifoso viola del calibro di Viviano. Un portiere che, oltre alle qualità tecniche, avrebbe dalla sua fin da ora tutto il sostegno della piazza.
E se su Viviano le attenzioni della Fiorentina non si sono mai del tutto spente, anche per le alternative i contatti non sono mancati. Ecco perchè, al di là di quelli che saranno i confronti con Montella, sembra proprio che le decisioni sul portiere siano già state prese. Boruc ha praticamente già salutato, Neto sembra davvero destinato a imitarlo. Eppure, sul giovane numero uno brasiliano, si erano sprecate le garanzie e le buone referenze. Anche perchè non fossero state realistiche lo stesso Neto non si sarebbe potuto trovare nel giro della nazionale verde oro. Almeno così si diceva, e si pensava.
E invece, alla fine, l'esperienza fiorentina ha regalato davvero poche gioie a Neto. Qualche presenza soltanto nel finale della scorsa stagione, qualche amichevole nel corso di due estati nelle quali del suo rilancio si è soprattutto parlato senza mai evidentemente crederci più di tanto. Possibile che Neto, come Romulo, riprenda la via del Brasile, magari cercando una squadra che gli dia l'opportunità di mettersi in mostra e tornare nel giro della nazionale. Nel frattempo, in città, per lui come per Romulo o per altri del recente passato, resteranno intatti gli interrogativi legati agli oggetti misteriosi passati dalle parti del Viale Fanti. Quelli sul perchè questi giocatori siano arrivati a Firenze, per fare un esempio.