NORME SU EXTRACOMUNITARI: UNA SCELTA ANACRONISTICA
Cambia, e non di poco, il mercato della Fiorentina. Cambia perché 'la qualità la trovi in ogni parte del globo' ed il controsenso della chiusura agli extracomunitari è scelta anacronistica del Consiglio Federale. Alla faccia della lotta di Pantaleo Corvino, uno che ha sempre auspicato l'apertura delle frontiere e che, come molti, considera la scelta del loro semi-blocco un palliativo inutile per il nostro movimento calcistico.
Perché, e questo è un dato di fatto, un club ora potrà prendere sì un brasiliano, o argentino, o coreano o ghanese all'anno, ma di certo c'è che dalla Comunità Europea tutti sono liberamente tesserabili. Cosa si è risolto? Difficile darsi una risposta positiva. Corvino si definisce perplesso, giocando di sin troppa galanteria. Perché oggi il mondo va in una direzione ed il calcio in ben altra. Di certo, altrettanto, c'è che dei tanti colpi sognati ed auspicati in giro per il globo, ora solo uno ne potrà arrivare. Via un extracomunitario, direzione estero, dentro un altro. Stop. Punto.
Si complicano le cose, così è, per la sequela di obiettivi in Sudamerica. Arouca e Medel, su tutti, ma anche il giovane talento dall'est Petrovic, magari, oppure Ramires. Tanti talenti per la Fiorentina che sarebbe stata, e pescarne solo due già era un limite ed una forte costrizione. Ora, invece, le cose si fanno più contorte ed intricate. Scelta anacronistica, lo ribadiamo, di questo calcio italiano così cervellotico che, con piccoli cambiamenti, pensa di andare avanti ma invece fa mille passi indietro rispetto alla storia. Con buona pace, purtroppo, di chi come Corvino è ds abile a pescare in ogni luogo del mondo.