NON C'È DUE SENZA TRE
Al Franchi per la verità ci ha già giocato due volte, entrambe ovviamente da avversario. La prima, ad appena 17 anni, con la maglia del Napoli nel gennaio 2009, la seconda lo scorso anno in un derby prenatalizio finito 1-1 che ad Empoli ricordano ancora con grande piacere. Adesso però Luigi Sepe è pronto alla prova del nove, quella di maturità, quella che si preannuncia essere sulla carta la gara più importante della sua giovane carriera.
Oltre al suo esordio europeo in assoluto, infatti, c’è in ballo una buona fetta della stagione della Fiorentina in Coppa, un cammino quest’anno più tortuoso del previsto e che vedrà i viola scontrarsi fin da subito con la pretendente più accreditata al primo posto del girone I, il Basilea. Un gancio in più per lo “scugnizzo” nato a Torre del Greco 24 anni fa per mettersi in mostra e per regalare a Sousa un motivo ulteriore per puntare ancora su di lui, stavolta in campionato.
La scelta del portoghese sul fronte portiere, del resto, sembra essere stata fatta ormai da settimane: Tatarusanu sarà l’uomo di campionato, Sepe invece quello di Coppa. Un alternanza che riporta alla mente quella, recentissima, tra Neto e lo stesso rumeno che però adesso si è garantito l’ingresso della porta principale. Fino ad oggi però. Perché come detto la sfida di giovedì sera contro il Basilea potrebbe offrire a Sepe delle chances importanti per scalare posizioni anche in Serie A (dove sin qui in tutto conta appena 31 presenze). Non c’è due senza tre, si usa dire: ed il Franchi attende Luigi con impazienza.