NIENTE PRESSIONI MA TANTE GUFATE

06.04.2017 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
NIENTE PRESSIONI MA TANTE GUFATE

I risultati dell’ultima giornata di campionato appena trascorsa, hanno dato conforto a quanto richiesto qualche settimana fa da Astori. Hanno risposto, anche se con un po’ di ritardo, le squadre milanesi che sono incappate in una sconfitta casalinga (l’Inter) e in un pareggio a Pescara, Montella e i suoi.

Il nostro difensore, parlando della rincorsa europea, aveva detto che i viola ci avrebbero provato ma che non dipendeva solo da loro e questo turno le pretendenti al sesto posto ci hanno fatto un gran favore, che prende consistenza soprattutto per le tre vittorie consecutive ottenute dalla Fiorentina.

Adesso l’Inter, che occupa “l’agognato” sesto posto, è a quattro punti e dovrà venire a giocare a Firenze. Il calendario non è una passeggiata di salute e non sarà facile, ma adesso le distanze sono minime.

Per scaramanzia continuerò a dire che non lo raggiungeremo perché, nel momento in cui abbiamo allentato le pressioni, abbiamo sentenziato il fallimento di tutti gli obiettivi, la Viola, seppur con tante difficoltà, ha cominciato a risalire la china. 

Lo stesso Sanchez in un’intervista ha dichiarato che non devono esserci pressioni e l’ambiente, fortemente demotivato, non credo che ne faccia ma mi auguro che chi di competenza si sia fatto sentire per invogliare il gruppo a non mollare, per richiamare Sousa a chiacchierare meno e risparmiare il fiato per lo sprint finale.

Domenica ci aspetta una gara molto difficile contro la Sampdoria che viene dalla vittoria a San Siro contro i nerazzurri e sulla cui panchina siede quel Giampaolo che era stato avvicinato anche alla Fiorentina per il dopo Sousa. Lui sta viaggiando molto bene e, a parte il rinnovo, non credo che possa venire a Firenze. In questo momento la costante è infatti guardare agli allenatori in “disgrazia” e casomai, all’occorrenza o a piacimento, gufargli.

Dopo la sconfitta, proprio con i blucerchiati, è tornato in ballo Pioli con il suo physique du role da Mister dellavalliano e i suoi trascorsi viola che piacerebbe probabilmente anche alla piazza, ma mai quanto i sognati Spalletti e Sarri entrambi freschi esclusi dalla Coppa Italia. Lucianone ha dichiarato che avrebbe lasciato Roma se non vinceva niente e credo abbia già preparato le valigie, mentre il Mister napoletano non è mai andato tanto d’accordo col suo presidente. Sono desideri irrealizzabili, legati soprattutto alle mancate ambizioni della società viola, perché dubito fortemente che Spalletti e Sarri ambiscano ad allenare Milic e Cristoforo…cosa che probabilmente non voleva fare nemmeno Sousa!

 

La Signora in viola