NIENTE GERARCHIE, Pasqual e Vargas

21.04.2012 17:15 di  Cosimo Lippi   vedi letture
NIENTE GERARCHIE, Pasqual e Vargas
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© foto di Giacomo Morini

CAPITOLO V

Quinto capitolo della nostra analisi delle possibili sfide interne allo spogliatoio viola. "Niente più gerarchie" questo il principio su cui si base la gestione del gruppo, ma l'occasione in questo caso è sfumata con l'importante infortunio di Vargas. Ne approfittiamo per fare il punto.

Pasqual / Vargas

Prima dell'infortunio questo confronto ci pareva tra i più interessanti, perché Vargas è arrivato 4 anni fa a Firenze per rimpiazzare Pasqual come terzino sinistro, e oggi siamo ancora qui a capire chi dei due sia più utile alla Fiorentina. Esperimento che all'epoca fallì e obbligò Cesare Prandelli a reimpostare Vargas nel suo ruolo preferito, esterno alto. In teoria i due avrebbero dovuto coprire l'intera fascia sinistra, dovendo l'italiano occuparsi maggiormente la fase di copertura e il peruviano, con le sue devastanti discese in fondo al campo, quella di attacco. Questo andava bene nel 4-4-2. Con l'arrivo di Delio Rossi invece e il passaggio al 3-5-2 le cose sono cambiate e il mister ha dovuto inventarsi anche soluzioni creative per mantenere un certo equilibrio nelle due fasi di gioco. Allora abbiamo visto anche Vargas fare l'interno, ma l'idea è stata ben presto accantonata.
La gerarchia era stabilita dall'inossidabilità di Manuel Pasqual, che presidia con fortune alterne, da 7 anni la sua fascia. Un punto di riferimento per la squadra che nonostante i vari giocatori che negli anni gli hanno conteso il posto non ha mai mollato, non si è mai scoraggiato. Perché Pasqual sa cosa vuol dire dover lottare contro le gerarchie, dimostrando prima di tutto l'impegno e la continuità nel corso del tempo, primo fattore tra gli altri che ha reso questo giocatore tra i più utili per chiunque l'abbia allenato in Fiorentina.

Peccato per l'infortunio di Vargas, perché questa sfida interna alla compagine viola toglie molto interesse per quel che sarà il futuro di questo giocatore con la Fiorentina. Infatti con l'assenza dai campi per i prossimi mesi Vargas, che aveva già un piede fuori dalla casa viola, si avvia ad essere un lontano e non troppo rimpianto ex giocatore viola. Neanche il tempo di un vero saluto da calciatore, quello sul campo, e Vargas deve lasciare, mentre Pasqual farà quello che ha sempre fatto: continuare a correre, avanti e indietro, per tutto il campo.

Chissà che questa sfida non si riproponga l'anno prossimo nel caso, remoto, Vargas, che quest'anno non ha mai dimostrato di essere quel giocatore che tutti ci ricordiamo, dovesse rimanere. Infatti il suo prezzo, con l'infortunio, è letteralmente crollato alla borsa del calciomercato. Forse la dirigenza viola non prenderà in considerazione di venderlo prima di averlo rivalutato, anche se bisognerà aspettare diverso tempo prima di poterlo rischiare su un campo di calcio. Ma lo slogan più probabile in questo caso crediamo sia: nessuna gerarchie, nessun futuro in viola.

 

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