NIENTE "BRONCI" A MOENA

18.07.2013 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
NIENTE "BRONCI" A MOENA

Siamo sempre stati anti Juve, e questo è risaputo, ma quando davanti alla tanto odiata squadra viene messo l’articolo, diventa tutto più esaltante. Da tante parti, da più opinionisti, dagli addetti ai lavori, la Fiorentina viene adesso definita l’anti Juventus e questo non può che riempirci di orgoglio.
Esserlo nei sentimenti è innato, ma che lo valutino sull’organico dà una marcia in più per affrontare la nuova avventura viola. 
L’arrivo di tanti campioni, già dallo scorso anno, ha dato alla nostra squadra una dimensione diversa ed un appeal notevole, ribadito quest’anno dalla voglia di tanti calciatori di vestire la maglia gigliata. Da Ambrosini a Joaquin per esplodere finalmente di gioia con l’avvento di Mario Gomez. “Mamma mia” è la simpatica affermazione che ha esternato il tedesco appena ha messo piede, e che piede, sul campo del Franchi guardandosi intorno e vedendo 20.000 pazzi innamorati che lo acclamavano dalle gradinate. Sono giunte “simpatiche” voci che ci hanno definito dei provinciali per questa manifestazione. E’ vero, non abbiamo vinto niente e chi si presentava era “solo” il grande bomber tanto atteso, ma da fiorentina sono orgogliosa della mia gente e dall’affetto che sa dimostrare. Anche chi ci frequenta da anni, come ADV, è riuscito a commuoversi e, al grido di “il bello deve ancora venire”, sta portando avanti un progetto impensato ed impensabile fino a 12 mesi fa. 
Ancora l’opera non è terminata, manca un portiere ed altre rifiniture, manca da smaltire i giocatori in esubero ma tutto scorre con una serenità disarmante. Resta soltanto una nuvola che si aggira sul nostro cielo ed è rappresentata da Stevan Jovetic. Ad ore dovrebbe arrivare la notizia della sua partenza per il City ma, se le cose andassero per le lunghe, potrebbe essere costretto a salire a Moena. Anche no! Turberebbe il clima sereno ed idilliaco che si respira in montagna con la sua presenza col broncio. Momentaneamente è strategicamente a casa per problemi ad un polpaccio, sappiamo quanto è sensibile alla bua, ma intanto si avvantaggia con i saluti a coloro che lo facevano mangiare, nel vero senso della parola, in attesa di farlo con coloro che lo hanno allevato, curato e fatto crescere a suon di attenzioni e soldini. La perfidia femminile mi fa gioire all’idea di non aver realizzato il suo sogno di vestire la casacca bianconera, ma forse anche quella del Chelsea, ma ormai questo è un problema solo suo. Noi facciamo scorrere le lancette dell’orologio aspettando l’annuncio tanto atteso. D’ora in avanti solo sorrisi e persone motivate: chi non ci ama non ci merita!


La Signora in viola