NETO IL MIGLIORE, CUADRADO E ROSSI NON GIRANO

06.10.2013 22:39 di  Tommaso Loreto  Twitter:    vedi letture
NETO IL MIGLIORE, CUADRADO E ROSSI NON GIRANO
FirenzeViola.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

NETO – Non impeccabile sui rinvii nei primi minuti, Perea lo grazia sulla prima occasione laziale mandando a lato. E’ invece bravo su Hernanes poco dopo. Sulla punizione dello stesso brasiliano vede il pallone sibilare vicino al palo. Si distende molto bene sul tentativo di Floccari, altrettanto su Hernanes. Stasera è il migliore in campo, 7.

TOMOVIC – Tempista sugli sviluppi di un corner nello sbrogliare una brutta situazione in area di rigore. Fa infuriare l’Olimpico quando resta a terra dopo un contrasto, sull’azione susseguente rimedia un giallo che ci sta tutto. Fischiatissimo, non si scompone, 6.

RODRIGUEZ – Si arrabbia, e probabilmente ha ragione, per un fallo che non c’è al limite dell’area, poi Perea entra duro su di lui rimediando il giallo. Provvidenziale su Lulic, nella ripresa, dopo un buco di Cuadrado sulla destra. Sicurezza, 6,5.

SAVIC – Ottima chiusura su Perea intorno al quarto d’ora del primo tempo. Si ripete alla mezz’ora evitando il peggio in spaccata. Mai sorpreso anche quando la Lazio spinge come nella ripresa e negli ultimi minuti. Disinvolto, 6,5.

CUADRADO – In ombra per tutto il primo tempo raramente riesce a saltare l’uomo. E anche in velocità non riesce a trovare i giusti tempi per l’inserimento. In ripiegamento, poi, soffre ancora di più. Primo sussulto dopo un’ora di gioco quando si procura un’interessante punizione defilata, ma quando lo puntano son dolori. In ritardo, 5.

Dal 37’st IAKOVENKO – S.v.

AQUILANI – Ottimo in copertura, anche di fino, nel primo tempo. Un po’ meno quando servirebbe l’ultimo passaggio. Corre molto e si sacrifica in mezzo al campo ma contando il riposo di giovedì scorso era lecito attendersi di più, 5,5.

PIZARRO – Perde un bruttissimo pallone che per fortuna Perea spreca a tu per tu con Neto. E anche quando è in chiusura su Onazi esagera nei dribbling. Si vede molto poco e a un quarto dalla fine Montella lo toglie. Annebbiato, 5.

Dal 28’st MATOS – Subito in partita, sbaglia pochissimi palloni. Sempre più inserito, 6.

AMBROSINI – Ricomincia da dove aveva cominciato, con la stessa grinta di Dnipropetrovsk. Ammonito per un’entrata dura su Cavanda limita gli interventi rudi, non l’agonismo. Pragmatico, 6.

PASQUAL – Dai suoi piedi il primo pallone interessante che Borja non riesce a deviare. Poi però è costretto a tenere d’occhio soprattutto Candreva. Punizione alta sopra la traversa dopo due minuti nella ripresa. Era al rientro dopo l’infortunio muscolare. Sufficiente, 6.

BORJA VALERO – Sei minuti di gioco e sradica il primo pallone in mezzo al campo, poi sull’invito di Pasqual manca di poco l’aggancio in area di rigore. Sul finale di primo tempo lascia Onazi sul posto con un tunnel d’eccezione. Dopo l’uscita di Rossi si ritrova quasi a fare la punta. Ovunque giochi, il più delle volte, lo fa bene, 6,5.

ROSSI – Qualche buon dialogo, spesso con Pizarro, senza però conclusioni a rete. E quando i difensori raddoppiano ha pochissimo spazio. Ammonito in avvio di secondo tempo per fallo su Cana, non sembra ispiratissimo e sbaglia molti controlli. Prima di uscire impegna Marchetti su punizione. Acciaccato, 5,5.

Dal 17’st VARGAS – Molto meno esplosivo rispetto al rientro con il Parma, 5,5.

MONTELLA – Sfodera una Fiorentina molto coperta, con Borja Valero dietro a Rossi. In mezzo al campo ci sono sia Ambrosini che Pizarro. La sua squadra comincia bene, ma non è molto incisiva al contrario della Lazio che va avanti a folate. E all’intervallo sono più le occasioni biancocelesti che non quelle viola, visto anche l’atteggiamento prudente. Nella ripresa i suoi rinunciano troppo a giocare e si fanno schiacciare. Dopo un quarto d’ora del secondo tempo toglie Rossi e inserisce Vargas mantenendo l’assetto molto coperto. Successivamente è il turno di Matos per Pizarro e poi di Iakovenko per Cuadrado. Contro una Lazio più volitiva porta a casa un punto che a giudicare dalla stanchezza post Europa ha il suo valore, 6.