NESSUNO E' NATO ANTIDELLAVALLIANO

29.06.2017 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
NESSUNO E' NATO ANTIDELLAVALLIANO

Se Diego Della Valle si è rotto i…che cosa dovrebbero dire i tifosi viola? La Fiorentina sembra diventata un pungiball al quale tutti danno i loro cazzotti per scaricarsi da ripicche, rabbie, incomprensioni, cattiverie più o meno gratuite, sassolini nelle scarpe (Tod’s o altro) grossi come macigni. Sono molto arrabbiata e non credo che ci sia il modo per ritrovare una strada comune sulla quale camminare. Io sono una fiorentina vera e mi sento offesa da come ci stanno trattando, ma purtroppo non ho la possibilità di comprarmi la mia amata squadra (frecciatina assurda che ti propinano coloro che vivono nel terrore di essere abbandonati dai DV) così come pare non lo possano fare altri concittadini più illustri. A pochi giorni dalle parole caramellose di Cognigni su Firenze e la sua storia, il Patron si è sentito in dovere di sbeffeggiare la nostra città e la nostra squadra. E’ stato sicuramente punzecchiato da Cavalli, ma com’è possibile essere così permalosi ed irrazionali e buttare benzina sul fuoco in un momento come questo, con il mercato in corso e con un nuovo allenatore che deve iniziare a lavorare? Che la facciano finita di mettere il broncio e colpevolizzare chi li contesta, anche perché nessuno è nato antidellavalliano.

Sono stati accolti con gratitudine e supportati finche è stato possibile, anche quando volevano andare contro il sistema calcio e soprattutto quando investivano e ci facevano divertire. Loro hanno cambiato atteggiamento e la gente non può essere presa in giro e tacere. Ribadisco che il malumore è sempre stato esternato civilmente e per qualche coro hanno smesso di venire in città, invece di confrontarsi. Quando da bambina giocavo con le mie amichette, se si litigava, c’era quella che diceva “i coccini sono miei e me li porto via” lasciandoci a mani vuote e la dirigenza viola pare proprio che voglia svilire il nostro “giocattolo”  lasciandoci come ci hanno preso, non certo falliti ma molto ridimensionati. Credo infatti che non sarà semplice invogliare i calciatori a rimanere qui o incentivare dei nuovi a vestire la maglia viola in una situazione così precaria. Il ricatto che si palesa nel famoso comunicato, o noi o nessuno vi prenderà, non evidenzia il prezzo richiesto per la vendita, che si legge in giro essere molto esoso, e sembra avallare il sospetto che non vogliano cedere la Fiorentina ma continuare a spolparla vendendo “l’argenteria”. Se non lasciano, è come tagliarsi gli attributi (sportivamente parlando) per far dispetto alla moglie.

Ci meritiamo altre parole, altri discorsi basati sulla chiarezza, su idee nuove e non una serie di prese per i fondelli da persone che non si sono mai integrate con Firenze, che non si sono mai fatti travolgere dalla fiorentinità e ci hanno sempre guardato dall’alto in basso. Questo non può essere certo imputato alla gente, soprattutto a quella a cui scorre il sangue viola nelle vene.

 

La Signora in viola