NAPOLI GIOIE E DOLORI
Il San Paolo di Napoli non è mai stato un posto qualsiasi dove giocare al calcio. E non potrebbe essere altrimenti, visto che su quel terreno di gioco ha corso e disegnato futebòl il più grande giocatore di tutti i tempi: Diego Armando Maradona. Anche quando c'era lui, Firenze ha prima amato l'azzurro dei suoi avversari, per poi svegliarsi dolorosamente. Finì 3-2, del resto, quell'indimenticabile partita che vide Roberto Baggio compiere uno dei più bei gesti della sua carriera in maglia viola e non solo. Non bastò un primo tempo da favola alla sua Fiorentina, nella ripresa il Napoli di Dieguito rimontò e chiuse sul tre a due lasciando l'amaro in bocca ai tifosi viola.
Andando a tempi più recenti, ancora una volta quel che il San Paolo ha tolto, poi ha reso. Finì con un secco 2-0, del resto, l'ultima gara disputata dalla squadra di Prandelli al cospetto del "Pocho" Lavezzi. E fu proprio lui a castigare la Fiorentina con un secco uno due. I viola soffrirono drammaticamente a sinistra, ma il Napoli vinse con indubbio merito. Tutt'altro scenario qualche mese più tardi, quando il Milan affondò contro il gruppo di Reja, regalando alla Fiorentina un quarto posto che sembrava oramai perduto. Una fuga chilometrica di Hamsik conclusa con un gran gol mandò in visibilio il "Franchi" che già pregustava la domenica di festa a Torino. Da sempre, del resto, il San Paolo di Napoli regala emozioni. Nel bene e nel male. E seppure nessuno ancora ne stia parlando, domani sarà ancora una volta così.