MUTU, Cinque stagioni tra genio e sregolatezza

23.06.2011 19:15 di  Paolo Bocchi   vedi letture
MUTU, Cinque stagioni tra genio e sregolatezza
FirenzeViola.it
© foto di FEDERICO DE LUCA

Era nell'aria ormai da giorni, ma adesso è arrivata anche l'ufficialità: Adrian Mutu non è più un giocatore della Fiorentina. Il comunicato della società, che annuncia il passaggio del fuoriclasse rumeno al Cesena, pone fine a un rapporto bello e tormentato, come si conviene alle migliori storie d'amore.

Un rapporto durato cinque stagioni, iniziato alla grande nel 2006, anno del post calciopoli,  con 16 reti in 33 presenze, e proseguito nella stagione successiva, quando ai 17 centri in campionato ha aggiunto anche 6 reti nella bella e sfortunata avventura dei viola in Coppa Uefa.

Dal 2008 però, ecco arrivare i problemi. Prima arriva la multa record di quasi 18 milioni di euro per la nota vicenda con il Chelsea di Abramovich, poi una serie di infortuni ne condizionano una terza stagione comunque positiva con 13 reti all'attivo in sole 19 presenze di campionato, con la perla della prima tripletta della carriera nel pirotecnico quanto fondamentale 3-3 col Genoa.

La stagione 2009, con la testa probabilmente ai suoi guai disciplinari, inizia abbastanza sottotono e, quando Mutu sembra iniziare a ingranare, arriva un infortunio al ginocchio. Ma la mazzata deve ancora arrivare, e si materializza il 10 gennaio 2010, quando l'Antidoping, in seguito alla partita con il Bari, trova tracce di sibutramina nei campioni del rumeno. Appena 11 le presenze in campionato, con 4 reti all'attivo. Buono il bottino nelle coppe: 4 in coppa Italia e 3 in Champions League.

L'ultima, tribolata, stagione inizia il 31 ottobre, termine della squalifica per doping. Ma i problemi extracalcistici continuano, e Mutu si rende protagonista di un brutto episodio fuori dal campo. Il 7 gennaio 2011 la società lo mette fuori rosa, dopo che il rumeno lascia in anticipo l'allenamento. Viene reintegrato un mese più tardi ma il rendimento, tranne in rare occasioni, non è più quello di un tempo. A fine stagione il bilancio è di 20 presenze, per un totale di 1592 minuti giocati, appena 4 le reti messe a segno.

Il bilancio finale parla di 112 presenze in campionato con 54 gol, 6 presenze e 4 reti in Coppa Italia, e 25 gettoni fra Champions e Coppa Uefa, con 11 reti segnate, fondamentali per il cammino della Fiorentina in Europa. Il totale dice 143 partite e 69 gol, numeri che parlano da soli. La sensazione però è che il fuoriclasse di Calinesti sia ormai distante dai tempi d'oro, e il suo pesante ingaggio ha indotto la società a porre fine al rapporto. Genio e sregolatezza, come molti altri fuoriclasse di ogni tempo. Il Fenomeno.