MONTELLA, MI HA CONVINTO CORVINO. VOGLIO ENTUSIASMO, LE PAROLE SULLA DIMENSIONE...

10.04.2019 18:55 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Dai nostri inviati al Franchi: Galassi, Giannattasio e Magistrato
MONTELLA, MI HA CONVINTO CORVINO. VOGLIO ENTUSIASMO, LE PAROLE SULLA DIMENSIONE...
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Vincenzo Montella è tornato ufficialmente alla Fiorentina. Nel giorno del suo insediamento per la seconda esperienza sulla panchina viola, il nuovo allenatore si è presentato in conferenza stampa. Queste le sue parole dalla sala Manuela Righini dell'Artemio Franchi: "Ringrazio la società e in primis la famiglia Della Valle per questo atto di fiducia e stima. Ringrazio i presenti e il presidente Cognigni. Ritrovo con piacere le persone che lavorano per la Fiorentina: c'è meno entusiasmo di prima e va ricostruito".

Sul suo peso nel mercato futuro: "Mi ha convinto la famiglia DV ed il direttore che mi ha parlato per tre ore di calcio. Era un'altra Fiorentina quella, alla fine di un ciclo terminato in maniera un po' burrascosa. Abbiamo chiarito da persone leali, dove potremo arrivare lo dirà il campo. Ma se stiamo tutti uniti possiamo fare di più. I tifosi sono delusi perché poteva essere fatto di più. Il tempo ci dirà dove arriveremo".

Sul primo approccio con la squadra: "Le prime ore ti scaricano, e serve un momento di adattamento che è finito oggi. Si riparte con giocatori che hanno voglia di determinare e non pensare al passato, guardando avanti con forza e convinzione. Oltre all'aspetto tecnico che, con presunzione dico che li conosco abbastanza questi giocatori perché quando stai a casa vedi anche 4-5 partite al giorno, mi interessa vedere l'energia e la voglia di pensare positivo. E questo vale per tutto l'ambiente. Anche ai tifosi dico: se ci riusciamo presto questa annata così particolare può diventare storica".

Sui motivi della scelta: "C'è stata programmazione in questi anni: è la squadra più giovane d'Europa e ci si può lavorare per incidere. Vogliamo fare il massimo. Ho accettato perché amo questa professione e non è vero che non avevo alternative. Alessandro (Lucci, ndr) mi ha portato molte proposte, anche italiane, che non mi convincevano. Sono arrivato alla Fiorentina perché ho parlato tre ore con questo signore (Corvino, ndr) di calcio. Questa è la passione che mi ha fatto scegliere la Fiorentina, e una piccola parte me l'ha data anche la città".

Sul nuovo Montella: "Ho qualche capello bianco in più. Le esperienze mi hanno migliorato, anche quelle negative. Impazzisco a fare questo lavoro e vedere i giocatori che possono migliorare. Sono stato bene anche a casa ma appena mi ha contattato la Fiorentina non abbiamo neanche parlato di cifre".

Sulla Fiorentina che ritrova: "Quando arrivai non c'era un solo giocatore in ritiro. Poi è venuta fuori la squadra che era. Che situazione è questa... fino a Natale la squadra era vicina al quarto posto, sta faticando nel girone di ritorno. Ci sono ragazzi giovani, bravi e sensibili che hanno bisogno di sostegno perché possono smarrirsi nelle difficoltà. Hanno dimostrato di poter dare soddisfazioni".

Sulla Coppa Italia: "Importantissima ma non è l'unico obiettivo. E per prepararla bene dobbiamo fare bene anche in campionato. Ogni partita è importante per migliorare tutti assieme".

Sullo stato d'animo: "Vengo da due esperienze bellissime ma anche nelle difficoltà abbiamo ottenuto risultati importanti. Anche a Siviglia. Ho voglia di misurarmi sul campo, incidere e talvolta alcune domande non proprio carine. Non questa (sorride, ndr) ma alcune che mettono sempre in evidenza le cose negative. Ho voglia di allenare".

Sull'undici tipo e la gara di domenica: "Mi baso sui giocatori che ho. Per plasmarne alcuni ho bisogno di tempo, altri non riesci neanche. Le mie riflessioni le sto facendo. Al di là della finale non abbiamo tempo per pagare dazio con eventuali stravolgimenti".

Sugli errori precedenti da non ripetere: "Bisogna trovarsi d'accordo, se qualcuno ritiene che a fine ciclo l'allenatore non abbia energie per andare avanti, serve essere chiari. Anche sull'obiettivo tecnico e sulle reali possibilità".

Su Muriel: "Sì, lo trovo per la terza volta ma non riesco mai ad allenarlo per un anno intero. Solo pochi mesi, stavolta spero di riuscirci (ride, ndr)! Ha qualità importanti, va trovata la continuità sulle trentotto partite. Può fare di più, ma quest'anno ha fatto bene".

Su Chiesa: "Giocatore straordinario, ogni allenatore lo vorrebbe perché ha fame e voglia calcistica che palesa in ogni allenamento e partita".

Sul messaggio per la piazza dopo le parole passate sulla dimensione: "Le cose vanno sempre contestualizzate. Ho detto quello che ho detto perché volevo vincere le ultime cinque partite. Quando una squadra è ferita ti dà meno, e non avremmo vinto le ultime cinque rimanendo fuori dall'Europa League. Ho fatto la mia scelta, quella di difendere i giocatori che erano dispiaciuti da questo. L'allenatore a volte è un capro espiatorio. Mi sono preso la responsabilità per il bene della Fiorentina, quello era il senso della mia esternazione".

Sulle richieste dei DV: "Ho sentito Diego e Cognigni, purtroppo non Andrea perché era in volo per la Cina. Però vorrei parlare di calcio nelle prossime conferenze stampa. So che è una curiosità lecita e rispondo, ma ripensando al passato ricordo che dovevo sempre giustificare qualsiasi cosa succedesse con il presidente. Ho interlocutori fissi con la società, poi certo che parlo anche con la proprietà che è sempre stata partecipe. Vi chiedo il piacere di non chiedermi in futuro chi ho sentito o meno. Per dire, da ieri mia moglie ancora non l'ho sentita".

Sul prendere una squadra in corsa: "L'ho già fatto due volte ed è un gran bagaglio. Magari commetterò meno errori. Lo staff l'ho già in mente, a breve lo ufficializzeremo ma di solito lavoro sempre con i soliti collaboratori".