M&M, CAPITOLO TERZO
Vincenzo Montella è tornato a sedere sulla panchina della Fiorentina. L'Aeroplanino percorrerà ancora una volta il suo tragitto con un compagno di viaggio che ha imparato a conoscere bene nel corso delle ultime esperienze in panchina, lontano da Firenze. Stiamo parlando di Luis Muriel: l'attaccante colombiano sarà infatti allenato per la terza volta in carriera da Montella. Ne ha parlato anche lo stesso tecnico ieri, nel corso della conferenza stampa di (ri)presentazione, trovando anche il modo per scherzare un po': "Lo trovo per la terza volta ma non riesco mai ad allenarlo per un anno intero. Solo pochi mesi, stavolta spero di riuscirci!". Prima però di tornare poi serio.
"Ha qualità importanti, va trovata la continuità sulle trentotto partite. Può fare di più, anche se quest'anno ha fatto bene". Parole che di fatto suonano come una benedizione di massima da parte di colui che è destinato a guidare la squadra anche nella prossima stagione - tecnicamente le prossime due, visto il contratto con scadenza 2021 - e che avrà tra i suoi anche il colombiano, dato che in estate la società viola riscatterà definitivamente il suo cartellino dal Siviglia.
Proprio la città andalusa coincide con l'ultima esperienza in panchina di Montella, e con l'ultima volta in cui si sono incontrati. Una parentesi nella quale nessuno dei due diede probabilmente il meglio, pur con qualche importante passaggio come gli ottavi di Champions superati ai danni del Manchester United e una Coppa del Re solo sfiorata, e qui c'è qualche assonanza proprio con la sua prima Fiorentina, ma bruscamente persa in finale con il Barcellona. Per Muriel sono arrivati 5 gol e 2 assist in 25 apparizioni nel Siviglia targato Montella, un ruolino non proprio da killer.
La prima volta invece fu alla Sampdoria, due stagioni prima, e neanche quella volta fu amore a prima vista. Con l'Aeroplanino il rendimento del colombiano passò da finalizzatore puro - ha segnato gran parte dei gol stagionali nelle prime dodici partite con Zenga - a rifinitore offensivo, aumentando il suo contributo come assist-man. Con Montella in blucerchiato Muriel non era soprattutto titolare inamovibile, dato che conta 21 presenze complessive, di cui però solamente 9 da titolare, e 12 subentri. Con un bottino di 2 gol e 4 assist. Insomma, se si vanno a vedere i numeri complessivi dei due assieme, si arriva a 46 partite con 7 gol e 6 assist all'attivo. Come dicevamo, è una storia tutta da migliorare. Questa, quella dei due protagonisti Montella e Muriel, e più in generale della Fiorentina. Una squadra che deve poter contare su un'arma potenzialmente micidiale come la punta di Santo Tomas, per rendere concreto il sogno di rendere storica una stagione nata storta, come dichiarato da Montella ieri. Al nuovo, vecchio tecnico il compito di far sì che accada.