MISSIONE INCOMPIUTA
E’ un ritornello che abbiamo già sentito altre volte, e non ci piace per niente: quando c’è da fare il salto, quando ha l’occasione di mettere la freccia per svoltare e avvicinarsi alle postazioni delle grandi, la Fiorentina inciampa su se stessa. E’ successo che il Napoli ha perso in casa ed è tornato a portata di recupero in classifica, aprendo uno scenario lussurioso per i Viola, un’occasione da leccarsi i baffi ma, invece di andare a tutta birra a riprendere i partenopei, hanno preso una camomilla che gli ha annebbiato le idee.
La squadra ha giocato un buon primo tempo, con tante azioni verso la porta, sbagliate da Cuadrado, Aquilani e Rossi ma, quando pensi che sia giunto il momento di insaccarla, una difesa un po’ svagata concede il vantaggio ai friulani. Male, ma sappiamo di avere la possibilità di recuperare. Peccato che nel secondo tempo la Viola non scenda in campo! Provo quasi un dolore fisico nel dover scrivere che non mi è piaciuto nemmeno Borja Valero, lui sempre lucido e utile alla causa, ieri si è comportato come uno scarso centrocampista (quasi una bestemmia!). Non che i suoi compagni di settore si siano comportati meglio. Pizarro è stato poco incisivo, mentre Aquilani di più, ma in senso negativo: ha sbagliato un gol ed ha commesso uno dei suoi falli, sulla fascia come contro la Juve, dal quale è scaturita la punizione che ha portato in vantaggio l’avversario. Il giallo rimediato lo costringerà per un turno a riposarsi, non si sa da cosa.
Oltretutto i secondi 45 minuti hanno visto anche qualche accorgimento di Montella non proprio azzeccato, come avere arretrato Cuadrado per Ilicic.
Juan è partito alla grande ed ha avuto ben tre palle gol, ma la sua voglia di strafare davanti all’Udinese, non ha portato i frutti sperati. Poi si è messo a fare il difensore ed è sparito. Su Ilicic ancora, onestamente, non possiamo esprimerci ma sembra decisamente pesante e rallentato. Avrà tempo per farci vedere di che stoffa è fatto e, visto quanto è costato, deve essere per forza un abito di alta classe. In tutta questa delusione, va fatto un plauso a Neto che, ci fa prendere ogni tanto qualche spavento, ma ieri ha comunque salvato la nostra squadra da una sconfitta imbarazzante con almeno tre grandi parate. Questo non addolcisce il boccone amaro che ci fa ingoiare una Fiorentina incompiuta, una compagine che ancora forse non crede nelle sue grandi capacità, che non riesce ad essere opportunista e cinica all’occorrenza,
che non è stata scaltra nel “carpe diem” che si era presentato questa settimana.
Far dire a Guidolin che quella di ieri è stata la loro migliore partita della stagione, ed averlo aiutato a risolvere qualche suo problema, mette ancora di più di cattivo umore!
La Signora in viola