MIHAJLOVIC, Domani toccherà ai più esperti

01.02.2011 14:00 di  Stefano Borgi   vedi letture
MIHAJLOVIC, Domani toccherà ai più esperti
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

E' il momento più difficile per Sinisa Mihajlovic. Ecco le sue parole alla vigilia di Fiorentina-Genoa: "La squadra si è allenata bene, anche se siamo in ritiro. Considerato il momento difficile c'è un'atmosfera serena, consapevoli che ci aspetta una partita difficile, anzi una guerra (anche se è una brutta parola), I ragazzi dovranno dare il massimo. Chiedo una mentalità da provinciale, chiedo cuore e impegno, spirito ed atteggiamento giusto, da squadra vera. Mettendo in campo queste cose abbiamo sempre fatto bene e possiamo andare a giocarcela".

La contestazione dei tifosi: "Sono momenti particolari ed ogni giocatore reagisce a modo suo. Comunque se qualche giocatore non aveva capito in che situazione eravamo, adesso l'ha capito. Certo ci sono i due lati della medaglia: c'è chi si prende paura, chi viene stimolato. In questi anni a Firenze non c'è mai stata contestazione, quindi qualche giocatore giovane potrebbe impressionarsi. Starà a me scegliere i giocatori che reggeranno meglio la pressione, giocheranno quelli più esperti, quelli con le spalle più larghe... abbiamo già  prontii tappi per le orecchie per non sentire i fischi... (ride ndr.) Se io giocassi ancora sarebbe una partita che mi piacerebbe giocare.

Sul rischio esonero: "So che il primo che paga è sempre l'allenatore, ma non mi dimetterò mai e cerco ugualmente di trasmettere quello che ho dentro. Sono tranquillo e sereno, io non mollo. Certo la dirigenza non è contenta della situazione ma io ho la loro fiducia, questo lo so per certo. Ci sono squadre che sono abituate a lottare per la retrocessione, altre invece no e credo addirittura che sia più semplice lottare per la Champions che per la salvezza. Io ho chiesto cattiveria e grinta, quella che hanno le squadre che non devono retrocedere. Io sono fiducioso, e chi non è pronto o abituato a combattere si deve abituare velocemente."

Sulla tranquillità del gruppo: "Ripeto: ci vuole fiducia, anche se o risultati condizionano. Quando perdi anche le cose facili diventano difficili. Bisogna guardarsi dentro ed ognuno dentro se stesso deve superare certe difficoltà. Il mio compito è dare serenità, lucidità e fiduci. testa fredda e non farsi prendere dal panico."

Situazione Mutu, e l'affare Barreto... "A Corvino io non ho chiesto nulla, nè Barreto nè altri. Il mio obiettivo è recuperare i giocatori infortunati. Di mercato non parlo. Su Mutu non so niente. So solo che aspettano il collegio arbitrale e non è detto che anche dopo il collegio, Mutu sia reintegrato in squadra. Non mi fate domande difficili... Io rispondo sempre, cerco di essere disponibile ma domani giochiamo una partita importante e a tutti noi, anche a voi, interessa fare risultato. L'affare Mutu non c'entra con la partita ed anche gli stessi giocatori che vedono che non si parla della partita, non sono certo contenti. Rispettate il mio momento... Parliamo solo della partita. Montolivo? Fisicamente sta meglio, psicologicamente chiedetelo a lui. Ci vorranno ancora 10 giorni per vederlo al top..."

Sul Genoa, avversario di domani... "Squadra molto organizzata, di gamba, di corsa. Davanti hanno giocatori molto pericolosi come Floro Flores e Palacio, meno male che dietro non gioca Dainelli. Partita difficile, sappiamo che ci possono mettere in difficoltà... Noi dobbiamo mettere aggressività, grinta, cattiveria...ma anche intelligenza, pazienza...e allora saremo noi che metteremo loro in difficoltà...

Un appello ai tifosi: "Non condivido quello che è successo sabato seram ma forse a volte serve. Ripeto ancora ai tifosi: se dovete fischiare, fischiate alla fine della partita. Questo è un momento difficile ma noi dobbiamo essere pronti a qualsiasi eventualità, sia buona che cattiva. I ragazzi non sono del tutto sereni, con i fischi giocano peggio sicuramente. Sta a noi però smuovere il pubblico, convincerli a sostenerci e non a fischiarci. Come? Col gioco, con la grinta, col cuore. Se i tifosi non vedono queste cose, fanno bene a fischiarci."

Differenze tra il Mihajlovic di Catania e quello di Firenze... "Nessuna differenza, quello che faccio a Firenze lo facevo a Catania. Anzi, essendo un allenatore giovane pernso di essere migliorato. Io credo di essere un ragazzo sveglio, cerco di imparare, di sbagliare il meno possibile. (Poi la chiusura in puro stile Mihajlovic... Speriamo bene domani, anche perchè altri quattro giorni di ritiro, non c'ho mica voglia...)