MIHAJLOVIC, A Genova una Fiorentina diversa

21.09.2010 13:32 di  Stefano Borgi   vedi letture
MIHAJLOVIC, A Genova una Fiorentina diversa
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© foto di Giacomo Morini

Sinisa Mihajlovic analizza il momento difficile della Fiorentina: "Sicuramente cambieremo qualcosa, non vi dico cosa (lo dirà dopo...ndr), ma qualcosa cambieremo. Siamo stati sfortunati. La perdita di Jovetic è una bella botta ma succede. Sono cose che incidono e non siamo mai riusciti a lavorare con tutto il gruppo. Penso a Ljajic, D'Agostino, Vargas... Bisogna adeguarsi, certo nessuno si aspettava una partenza così, nemmeno il più pessimista. I ragazzi per 5 anni hanno avuto grandissimi risultati, ma bisogna reagire. Consapevoli delle proprie forze. Sopratutto bisogna restare uniti."

L'ATTEGGIAMENTO TATTICO: "Noi abbiamo cominciato col 4-2-3-1. I dettami tattici sono belli, ma non vorrei annoiarvi anche perchè...forse non li capite (ride..ndr). All'inizio con la lazio siamo andati bene, poi ci siamo allungati e gli esterni non hanno fatto il loro lavoro perchè non aiutavano il centrocampo. In questo momento Vargas, Ljajic...quelli importanti per questo modulo non stanno bene. Bisogna proteggere di più la squadra per ripartire meglio. I centrocampisti fanno ciò che possono, sono in due e devono coprire tutto il campo. E' un problema e dovremo cambiare, ma è un problema di tutta la squadra, non solo del centrocampo"

ANCORA SUL MODULO: "Il Genoa gioca col 4-3-3, oppure col 3-4-3, ma a me non piace adattarmi all'avversario, non lo facevo nemmeno col Catania. Dobbiamo cambiare noi, non perchè l'avversario gioca in un certo modo, ma perchè vogliamo cambiare noi. In questo momento il 4-2-3-1 non riusciamo a farlo. Faremo il 4-3-3, con un centrocampista in più. Ma questo non vuol dire essere più difensivi."

RISCHIA LJAJIC? "Si, avevo detto che non cambiavo. Poi ho rivisto la partita e daccordo con i ragazzi abbiamo deciso di cambiare modulo. Poi, forse, quando staranno bene tutti torneremo al 4-2-3-1. Certo con il modulo nuovo Ljajic potrebbe essere il sacrificato. Poi magari entra a partita in corso..."

IL GRUPPO E' MOTIVATO? "Con la Lazio Ljajic e Cerci hanno fatto buone cose ma non erano i migliori in campo, non facevano fase difensiva. I migliori per assurdo sono stati Gamberini e Kroldrup. Se non hanno motivazioni è colpa mia. Io conosco la squadra, anche se non del tutto. E' come con i figli. A Catania se m'incazzavo loro reagivano, a Firenze se m'incazzo...piangono o quasi. Forse ho sbagliato anch'io. Devo trovare la formula giusta. In allenamento fanno benissimo, ce la mettono tutta, ci soffrono. Se continuiamo così, però, dobbiamo portare i guantoni e fare a botte con i tifosi. Io so che siamo forti, siamo in un momento di difficoltà, ma dobbiamo uscirne".

MANCANO JOVETIC E MUTU... "E' vero, sono grandi giocatori e ci mancano, ma ci sono tanti altri che possono fare altrettanto. Non cerco scuse, loro non ci sono e basta, gioca un altro. Niente alibi, dobbiamo tirarci fuori con le nostre gambe. Si va avanti, restiamo sereni. Io sono sereno e sono convinto che ne usciremo".

VARGAS E IL RIGORE: "Ljajic è il primo rigorista, Vargas è il secondo. Se Ljajic non se la sente batte Vargas. mi successe anche a Bologna tra Di Vaio e Bernacci. Se lo ricordano ancora..."

CHI SARA' IL CENTROCAMPISTA IN PIU'? "Donadel lo considero un titolare, perciò vi ho detto tutto. Del Genoa mi preoccupo fino ad un certo punto. Vediamo, prepariamo la partita. Il Genoa è fortissimo in casa, movimenti veloci, grande pressing...ma anche loro hanno punti deboli. Sarà una battaglia, ma dobbiamo essere pronti, non mollare su nessuna palla, cercare di non subire gol. Sono convinto che noi domani facciamo una grandissima partita".

CONDIZIONE FISICA: "Non ci sono problemi. Certi giocatori non sono al top, reduci da infortuni. Cerchiamo di farli tornare in forma facendoli giocare. Lo feci anche l'anno scorso con Maxi Lopez nel Catania".