MIGLIOR ATTACCO E MIGLIOR DIFESA: LA VIOLA IN CASA È UN RULLO COMPRESSORE
Rigori o non rigori, Var o non Var i numeri casalinghi della Fiorentina parlano chiaro. E raccontano di un rullo compressore che non ha la minima intenzione di volersi fermare. Grazie al faticoso successo ottenuto contro l’Atalanta, i viola di Pioli hanno collezionato il loro personale poker di vittorie tra le mura amiche (l’ultima volta in cui la Fiorentina ci era riuscita risale alla prima stagione di Sousa, ovvero nel 2015-16, quando i gigliati superarono nell’ordine Milan, Genoa, Bologna e, per l’appunto, l’Atalanta) e hanno confermato ancora una volta quanto fondamentale sia tornato ad essere per le squadre avversarie l’impatto del Franchi, divenuto ormai un fortino inespugnabile (gli almanacchi raccontano che un filotto così positivo in casa era stato ottenuto anche da Prandelli al tempo della sua prima stagione in riva all’Arno, il 2005-06, quando la Fiorentina inanellò addirittura sei vittorie consecutive iniziali a Campo di Marte).
I numeri che però fanno felice Pioli sono altri. E fanno riferimento in particolare ai gol realizzati tra le mura amiche e a quelli subiti, che fanno dell’attacco e della retroguardia viola i migliori reparti casalinghi di tutto il campionato. Grazie alle prodezze di Veretout dagli undici metri e di Biraghi su punizione contro l’Atalanta, il bottino dei viola è salito a 12 reti fatte, mentre per ciò che riguarda i gol al passivo i viola non raccattano un pallone dalla propria rete addirittura dal 26 agosto, giorno del debutto stagionale contro il Chievo dove a provocare il primo e unico dispiacere a Lafont fu Tomovic. Ma se il primato dei gol fatti è condiviso (in particolare con la Roma) così come quello della difesa (il Genoa e l’Atalanta nei rispettivi stadi sono state perforate una sola volta), per ciò che riguarda la differenza reti (+11) il dato è assolutamente appannaggio dei viola, gli unici a poter vantare questo numero. E a giudicare dal calendario in arrivo, le cifre sono destinate a salire.