MENTALITÀ A CONFRONTO
Stevan Jovetic e Juan Cuadrado, forse i due giocatori più adatti per sintetizzare al meglio la stagione viola appena conclusa. Il primo, nonostante i 13 gol messi a segno, ha rappresentato la fonte delle (poche) ombre che hanno caratterizzato la cavalcata della Fiorentina. I dubbi sul suo futuro hanno accompagnato la squadra fino all'ultima partita di campionato, facendo presagire quello che poi si è rivelato la verità. Il secondo, fra lo stupore di molti, è stato eletto come la rivelazione della stagione. Della Fiorentina e non solo.
E le ultime dichiarazioni apparse sui giornali, non sono altro che la conferma di tutto ciò. Sulle anonime prestazioni del montenegrino, è evidente, hanno influito i pensieri riguardanti il proprio futuro, e le parole rilasciate nella giornata di ieri non sono altro che la valvola di sfogo di un'annata trascorsa in chiaroscuro. “Sento di aver dato tutto e di non aver altro da offrire, arrivederci e grazie a tutti” - ha sibillato JoJo. Frasi non certo passate inosservate, soprattutto all'interno della stessa società viola. Parole che, fortunatamente, stridono al cospetto del Cuadrado-pensiero: “Ho il sogno di giocare molti anni in viola, voglio vincere con questa maglia addosso”.
Per quanto ce ne fosse bisogno, il colombiano ha certificato la sua permanenza a Firenze, facendo capire che alla Fiorentina è possibile costruire qualcosa di buono, qualcosa di vincente. Una convinzione che, evidentemente, non è entrata nella testa di Jovetic. E forse è meglio così, aggiungiamo noi. Del resto si sa, a Firenze i calciatori che non danno il centro per cento sono poco graditi. Sotto questo punto di vista, c'è da scommetterci, veder partire Jovetic sarà meno doloroso.