MELO, Comunque vada sarà "plusvalenza"
Esulando dal discorso tecnico-tattico, se dobbiamo trovare un grande pregio di Felipe Melo è la sincerità. "Mi seguono Manchester City, Arsenal e Juventus". Così, come se nulla fosse, come se il suo contratto fosse prossimo alla scadenza o se la Fiorentina lo avesse messo in vendita. "Tutto è in mano al mio procuratore" ha chiosato il mediano viola.
Partiamo da due presupposti. Uno che fa sorridere, visto che si chiama "plusvalenza". 8 i milioni che la Fiorentina ha versato, il 2 di giugno del 2008, nelle casse dell'Almeria, 24 quelli che incasserà se uno dei suddetti club sarà disposto a pagare la clausola rescissoria inserita nel suo contratto.
Il secondo si chiama "passato". E quello di Felipe Melo, a livello di club, è da vero globetrotter. 2001-2003 al Flamengo, sempre nel 2003 al Cruzeiro, nel 2004 al Gremio, nel 2005 al Maiorca per poi passare nello stesso anno, fino al 2007, al Racing Santander. Poi una stagione all'Almeria ed infine quella in viola. Non più di un anno e mezzo nella stessa squadra, in una carriera che non sempre è stata in crescendo. I perché? "Carattere focoso e ambizioso" si disse, quando Melo arrivò a Firenze.
Ora ha raggiunto anche la Nazionale brasiliana. "Grazie alla Fiorentina" ha commentato, si presume, con la sincerità che lo contraddistingue. Si spera non la stessa che lo porterà a ringraziarla anche a fine anno, per i servigi offerti e per la notorietà ricevuta. Certo è che, in qualsiasi dei due modi si concluda la sua vicenda, che resti a Firenze o che si faccia tentare dalle offerte milionarie dall'estero, in casa viola ci sarà di che sorridere. Perché, comunque vada, sarà "plusvalenza".