MARASSI, Il dodicesimo uomo rossoblu
FOOTBALL ROSSOBLU - E' lo stadio più inglese d'Italia. Balconi e finestre si affacciano a decine sulle sue gradinate, vicoli e piccole strade serpeggiano nelle sue vicinanze, curve e tribune respirano a pochi passi dai calciatori. E' lo Stadio Luigi Ferraris, 36.536 posti a sedere, una storia di quasi cento anni e tanti scudetti divisi tra Sir, Baronetti e cuori rossoblù e blucerchiati. Un amuleto, un talismano vero e proprio, in questa stagione, per i Gasperini-boys. Già, perché se il Genoa è lassù in campionato, dove solitamente osano solo le big, tanto deve anche alla spinta e al sostegno continuo del suo dodicesimo uomo in campo. Guarda un po', forse sarà un caso, forse no, i grifoni hanno deciso anni addietro proprio di ritirare il n°12 in onore della Curva Nord.
SEMPRE IN GOL - I numeri in questa stagione sono da brividi. 2 gol realizzati a partita, 0,6 subiti, 8 vittorie, 3 pareggi e 0 sconfitte. Milan, Roma, Napoli, Siena, Cagliari, Reggina, Torino e Palermo, tutte cadute sotto le zampate di Milito & co, fermati solo, sul pari, da Bologna, Atalanta e Catania e mai senza rimanere all'asciutto di gol e punti.
FORTINO GENOA - Numeri che lasciano a bocca aperta sono anche quelli relativi ai gol. Dopo il Siena, che al Franchi ha subito solo 6 reti, il Genoa divide la seconda piazza a quota 7 con Milan, Fiorentina e Inter. E per quanto riguarda i "migliori attacchi casalinghi", i grifono sono sempre secondi, ex-aequo con Milan e Juventus a quota 22, una rete fatta in meno del Palermo.
VIOLA EROICI - Ci vorrà una Fiorentina d'altri tempi per espugnare il Fortino Marassi. La spinta del dodicesimo uomo in campo, la Curva Nord, sarà l'arma in più per i Gasperini-boys, che hanno sinora costruito le proprie fortune grazie all'impressionante ruolino di marcia casalingo. Servirà un Mutu immenso, un Gilardino in versione rapace, ma non solo. Servirà il cuore viola. Perché la Champions, prima di tutto, passa da Genova.