MACEDONIE
Fosse solo per curiosità, qualcuno deve aver comunque buttato un occhio sulla gara di Torino tra Italia e Macedonia. Ne è venuto fuori un pareggio come minimo deludente, salutato dai fischi dei tifosi dell'Olimpico che a fine gara hanno sottolineato una prestazione opaca. E un secondo tempo nel quale la squadra di Ventura ha lentamente ma inesorabilmente abbassato la guardia. Fino a incassare un gol che ancora non rende matematica la qualificazione al play-off mondiale.
Il centrocampo sovrastato, gli esterni che non funzionano, a tratti gli azzurri lasciavano campo più o meno come è capitato alla Fiorentina. Contro il Chievo in primis, ma anche in taluni frangenti delle gare precedenti. Errori poi costati in termini di punti. Una difficoltà persino similare a quella osservata nell'attacco di Ventura alle prese con le stesse problematiche di Simeone.
E persino i prossimi avversari diventano tra loro avvicinabili, almeno in chiave viola. Perchè l'Italia dovrà comunque tenere a distanza l'Albania per la certezza del secondo posto nel girone, ma soprattutto perchè la Fiorentina sarà chiamata come minimo a battere l'Udinese al Franchi. I friulani arrivano sì dalla vittoria con la Samp, ma rappresentano un nuovo appello per quella che dovrà essere la rinnovata squadra di Pioli. Steccare la prossima, dalla Nazionale alla Fiorentina, è severamente vietato.