LO SCIOPERO DELLE BIG
Lo sciopero delle big è la prima pagina inattesa di un sabato sera qualunque. Ironico, provocatorio, chiaro. Ma mente, spunti ed idee delle Grandi del campionato sono rimaste in vacanza, o in Nazionale, o chissà dove. Ed allora i vari Davide ne hanno approfittato, delle cadute dei rispettivi Golia. Altro che Ibrahimovic. Altro che Borriello. Giaccherini e Matri. Sono loro i sorrisi scintillanti di una febbre inattesa di un sabato sera qualunque.
L'anomalia preoccupa Firenze. Perché, seppur quei piani siano intoccabili, più per denaro e prestigio che per risultati ultimi, di fatto c'è che oggi è in programma una sfida grande-piccola. Di quelle dove anche le agenzie di scommesse sorridono incrociando le dita, perché l'incauto scommettitore poi alla fine spunta sempre ed azzecca l'insperato e l'inatteso risultato.
Tiene botta solo l'Inter, ma con le unghie e con i denti. Ci proverà anche la Fiorentina. "Con la mentalità da provinciale", Mihajlovic dixit. Ecco. Questa, forse, è la ricetta giusta per non anticipare di troppo lo sciopero del gioco, della mente, degli spunti, delle idee. E dei risultati.