LJAJIC, L'inizio di una nuova storia in viola
Adem Ljajic s'è desto. Strigliate e non solo, un'annata travagliata, un'immensa mancanza di rispetto nei confronti del suo tecnico. Fuori rosa, fuori squadra, fuori dal progetto. Era fuori da tutto, Ljajic. Aveva rotto con la piazza ed il suo rapporto neanche ora è troppo saldo. Qualche fischio a Cortina, qualche mugugno in città: lo screzio, pesantissimo, con Delio Rossi, non è andato giù a tanti. Lui, però, si è messo a lavorare, a trottare. A sudare, anziché a danzare, pratica sino a poco tempo fa di gran moda nei locali piuttosto che nei campi da calcio fiorentini.
E' stato il migliore del ritiro viola, anche e soprattutto nelle amichevoli. Ha convinto, poi, Vincenzo Montella, proprio quell'allenatore che, in concerto con la società, inizialmente aveva deciso di salutarlo senza troppi cotillons. Firenze, magari, spera. Che il mea culpa arrivi direttamente sul campo, anziché davanti a microfoni coi quali si può dire tutto ed il contrario di tutto. Chiaro: il Torino ed il Catania restano alla finestra. Montella, però, sembra ripensare alla sua decisione ed anche ieri, nell'amichevole contro il Viareggio, allo Stadio dei Pini in Versilia, sono arrivati gli applausi. L'Adem ritrovato. L'inizio, forse, di una nuova storia