LITFIBA AL FRANCHI, Al di là del rischio pioggia...
La premessa è che, in effetti, il tempo non sembra propriamente essere dei migliori. Per essere il primo giugno, del resto, l'atmosfera sembra davvero freddina rispetto alle temperature usuali. Senza contare che pure intorno alla Fiorentina, oggi, l'entusiasmo non è certo ai massimi livelli. Al tempo stesso, però, pensare che un concerto possa essere spostato per il rischio pioggia lascia qualche perplessità. Soprattutto se il concerto in questione avrebbe dovuto aprire l'estate viola, e se la sua organizzazione ha comportato costi probabilmente non così limitati. Dal cache degli artisti, all'organizzazione generale.
Ecco che, allora, pensare che stasera i Litfiba diserteranno il "Franchi" (il concerto è stato spostato al Mandela forum) fa come minimo un certo effetto. Perchè lo stesso gruppo fiorentino, qualche mese fa, riunìì poco meno di 7000 persone, ed immaginare che oggi avrebbe potuto riempire tutta la Curva Fiesole pareva opzione fin troppo ottimistica. Senza contare le stime attuali delle presenze che, almeno fino a questo momento, non fanno certo presumere un "sold-out" stasera al Palasport.
La morale dunque? Che, forse, anche su questo tipo di organizzazione la Fiorentina poteva mostrarsi più cauta. Tenendo in considerazione il richiamo che un evento del genere avrebbe potuto avere, e tutti i costi conseguenti. Non che i Litfiba non rappresentino una grande pagina del rock fiorentino, ma forse il "Franchi" era scenario fin troppo ampio. Del resto in tempi in cui qualsiasi entrata o uscita deve essere ponderata, anche per consentire un mercato il più scaltro possibile, qualsiasi spreco economico risulterebbe deleterio. Soprattutto se, come detto recentemente, al club viola servirebbero introiti diversi da quelli derivanti da uno stadio nuovo.