LE SEI FACCE DELLA SINISTRA

Chi è stato l'esterno mancino della Fiorentina in questa stagione? Partendo da questa domanda, abbiamo convenuto la difficoltà nel trovare una risposta. La Fiorentina, di fatto, non ha avuto un esterno sinistro titolare con continuità nel corso di questa stagione, e Sousa ha provato di tutto su quella fascia, testando un gran numero di soluzioni differenti. Se a destra infatti gli interpreti sono stati relativamente pochi, con i soli Chiesa e Tello ad alternarsi, - e Tomovic schierato lì solo per la prima in Europa sul campo del PAOK più i cinque minuti di spezzoni concessi a Diks - a sinistra si sono alternate ben sei facce diverse. 

Agli albori fu Marcos Alonso, titolare della corsia mancina nella gara inaugurale contro la Juventus ma che salutò Firenze pochi giorni dopo in direzione Londra. Quindi è stata la volta di Hrvoje Milic, iniziale assegnatario della fiducia di Sousa per occupare la fascia. Ma è stata presto anche il turno di Maxi Olivera, dopo qualche apparizione poco incisiva del croato e il purtroppo celebre esperimento genovese con l'uruguayano terzino e Milic esterno alto sullo stesso fronte. Le ultime due settimane di febbraio invece sono state teatro di arrangiamenti tattici in stile comedy: prima Carlos Salcedo sul campo dei rossoneri a fare da esterno mancino, poi Carlos Sanchez nella successiva gara interna contro il Torino. L'ultimo tentativo risponde invece al nome di Cristian Tello, per dare più spinta e pericolosità offensiva, occupando piuttosto stabilmente quella fetta di campo dopo la prima, buona, apparizione sul campo del Pescara. Nelle ultime giornata si è assistito invece ai Milic e Olivera-bis. Il tutto senza contare la gara disputata da Borja Valero a Bergamo, nella quale sulla carta partiva mezzala, ma che in pratica lo ha visto disimpegnarsi da terzino. Sei facce per un posto. Melius abundare quam deficere dicevano i latini, ma in questo caso forse si è andati oltre la misura.