LE SCELTE GIÀ FATTE
Come sia venuta in mente l'idea, alla Fiorentina, di anticipare la scelta dell'allenatore rispetto a quella del direttore sportivo resta, al momento, un mistero. Perchè al di là del rifiuto di Oriali legato all'autonomia e ai collaboratori, è indubbio che ricercare un dirigente cui imporre la scelta già fatta di Ranieri (o Reja a giudicare dalle ultime voci) non è propriamente operazione scaltra.
Tra gli altri interrogativi, poi, ci sarebbe da capire il perchè dei tempi così dilatati e della costante impunità che questa società sa celebrare al suo interno, visto che ormai un po' tutti i "traditori" se ne sono andati. Andiamo per ordine. Perchè se si è deciso il 17 marzo scorso di non rinnovare il contratto a Corvino soltanto il 18 maggio arriva una risposta (negativa)? Che cosa è stato fatto, o programmato, negli ultimi 2 mesi, consegna del cartellino viola o eventi estivi a parte? Chi, alla fine, può prendere (in tempi possibilmente stretti) le decisioni operative, anche dopo continuati summit tra ex patron, presidenti onorari e presidenti esecutivi? Sceglierà DDV, ADV o Cognigni? E mentre si decide chi decide...a Firenze, dopo Corvino e Rossi, chi verrà? Perchè al momento (non ce ne voglia Guerini) sembra che 90 addetti ai lavori su 100 preferiscano rifiutare questa piazza. E non il contrario.
Perchè, se una nuova figura dirigenziale deve pur entrare in società per ristrutturare l'intera rosa, le si deve prima di tutto imporre collaboratori, o dirigenti, reduci da un anno non propriamente eccelso? Perchè, prima di qualsiasi altra operazione, la Fiorentina oggi sembra voler blindare la sua attuale dirigenza, dal presidente operativo fino al responsabile delle comunicazioni passando per il club manager? E senza contare l'altra scelta del tecnico avvenuta comunque in società e senza il nuovo diesse (un po' come decidere chi sarà il capitano senza interpellare lo spogliatoio), perchè pensare di rinnovare un'intera squadra con il budget (limitato) che negli ultimi 2 anni non ha fatto altro che indebolire, mese dopo mese, questa squadra?
Sono tutte domande, queste, alle quali oggi è difficile dare risposte. Esattamente come nel caso dei quesiti legati a quale tipo di calcio vuole proporre la Fiorentina o a quale utilità abbia oggi il gruppo Della Valle a collezionare figurucce in serie nell'ambiente calcistico. Che comunque resta uno dei più osservati nel nostro paese. Difficile capire chi realmente avvierà quella ricostruzione che ad oggi è soltanto teorica. E che, per inciso, da un paio di anni sembra perplimere non solo molti tifosi, ma anche giocatori in entrata (leggere alla voce Aquilani, Ebouè, Insua e compagnia varia) e in uscita, come l'ultimo fresco tesserato del Milan.
Sembrerebbe davvero, in altri termini, che con la barca in questo momento a un passo dall'affondare definitivamente persino i topi stiano scappando. Senza che, peraltro, all'orizzonte appaiano scialuppe di salvataggio in arrivo. Un quadro nebuloso, insomma, il domani viola. Come minimo difficile da decifrare. Difficile quanto capire perchè la Fiorentina debba pure esporsi così tanto nei confronti dei tifosi rassicurandoli a suon di "scelte già fatte per il futuro", "comunicazioni importanti a breve" e "tempeste d'idee". D'accordo che sul piano comunicativo questo club abbia solo collezionato flop da un anno a questa parte , ma se proprio non si sapeva ancora quale diesse sarebbe arrivato (visto che sul tecnico c'erano già le idee chiare), o se più semplicemente non si sapeva cosa annunciare, c'era proprio bisogno di anticipare risposte che, persino oggi, a quasi una settimana dalla fine del campionato, nessuno sa dare?