LE PAGELLE: Zanetti oscura Felipe Melo
FREY 6.5 - Sembrerà facile, per i più, la parata da terra fatta su Iaquinta nel primo tempo. Resta però in equilibrio bloccando il tiro dell'attaccante azzurro, incolpevole poi sul pareggio bianconero. Belle le parate anche nella ripresa, nei momenti che contano c'è sempre. SEGNALI PER DOMENECH.
COMOTTO 6.5 - Grosso, Diego che si allarga, Iaquinta che parte esterno. Vita dura per il cuore granata. Eppure, dopo le dichiarazioni antijuventine docg, sfodera una prestazione tutta cuore e sostanza. Idem nella ripresa, con De Ceglie e l'ex terzino del Lione: spingono, sì, ma lui contiene, sportelli larghi e grinta. CUORE GRANATA.
GAMBERINI 6 - La botta presa pronti via inficia sul rendimento del centrale azzurro. Che però tiene duro, prendendosi a sportellate a go-go con la premiata ditta Iaquinta-Amauri. Rincula troppo, ma non abbastanza, in occasione del pari bianconero. Nella ripresa Amauri lo mette spesso in difficoltà sulle palle alte: l'attenuante è che il brasiliano è il migliore d'Italia nella specialità. DISCRETO.
DAINELLI 5.5 - Per la gestione della gara, si merita un 7 pieno. Passeggiare in stile Versilia quando Amauri ti piomba alle spalle per il gol del pareggio, però, è un errore imperdonabile. Peccato, una sola, ma grave, 'dainellata', in una prestazione encomiabile. DISTRATTO.
GOBBI 6 - Onesto mestierante, senza infamia e senza lode sulla destra. Lì Sissoko non punge, Grygera si affaccenda nel contenimento di Vargas, lui fa il suo compito a dovere, senza sbavature di alcuna sorta, anche quando gioca alto. GREGARIO.
ZANETTI 7 - 23 milioni più Felipe Melo per averlo dalla Juv... Pardon. Ci siamo sbagliati. Eppure, sul campo, mister 25 milioni non sembrava certo lo spaurito brasiliano. Geometrie da cattedra alla Sapienza di Roma, tempi da orologio di Greenwich, verticalizzazioni come non se ne vedevano da tempo. Il vino buono migliora con il tempo, c'è da aspettarsi un Brunello da Oscar entro la fine del campionato? MELO TENGO.
MONTOLIVO 6.5 - Zanetti sembra di un altro pianeta. Tocca troppo spesso il pallone, rallenta a volte la manovra ma chiude bene e detta i tempi a dovere. Serve ancora la marcia in più da innestare, i ritmi veloci che il calcio d'oggi chiede. Antognoni l'ha detto "adesso sarei un calciatore attuale". Montolivo impari ad essere finalmente un giocatore moderno, il centrocampista del futuro. La strada imboccata, però, pian piano, pare quella giusta. PIU' ALTI CHE BASSI.
MARCHIONNI S.V. - Sfortuna, maledetta sfortuna. Ventiquattro minuti, poi deve sedersi in panchina. Il gol dell'ex, può attendere un girone di campionato. IELLATO.
dal 24'pt SANTANA 5 - Oye como va? Come le ultime uscite. Male. Mario Alberto entra a freddo, sostituendo lo sventurato Marchionni. Nel primo tempo non ne azzecca una, fallendo posizionamenti ed appoggi. FUORI GIRI.
JOVETIC 7 - Savicevic, Baggio, Cruijff. Scomodate gli Dei del calcio, per favore. Perché il giovanotto di Podgorica è ormai tutt'altro che una 'stella del domani', con buona pace dei veggenti Uefa. Cerca il pallone, ubriaca gli avversari, smarca di tacco i compagni e serve un assist al bacio per Vargas. Nella ripresa si spegne, ma poco importa. C'è di che sognare. STELLA DELL'OGGI, FENOMENO DEL FUTURO.
dal 22'ST MUTU 5 - Forma non al top, condizione psicologica idem. Passeggia, sbaglia inserimenti ed appoggi, sotto il diluvio dell'Olimpico. Quanto ci manca il numero 10 del lampo improvviso, del colpo del campione fuori dal cilindro. L'augurio è che "Fenomeno" possa essere presto il suo nuovo soprannome. DECISAMENTE TERRESTRE.
VARGAS 7 - Dalle Ande con furore. La mancina è ormai il suo regno. 20 milioni di motivi per tenerlo, dopo una prestazione simile. Il primo gol è potenza, tempo di inserimento, precisione, freddezza. Terzino? Prandelli ci perdoni. Esterno alto va che è una meraviglia, toglierlo sarebbe un peccato. Cederlo al Real Madrid, ancora di più. TRENINO DELLE ANDE.
dal 26'st PASQUAL 6 - Venti minuti onesti, di spinta, che servono a tenere bassi Camoranesi, Diego e Frey. ALTERNATIVA DELUXE.
GILARDINO 5 - Esaurisce il bonus con la tripletta a Cipro. C'è da capirlo, povero Alberto: le fatiche Nazionali gli hanno tolto fiato ed energie, la premiata ditta Cannavaro-Chiellini lo ingabbia che è un piacere, rendendo vano ogni suoi tentativo. IL POMERIGGIO NON E' SEMPRE AZZURRO..