LE PAGELLE, JoJo in ombra, Boja e Pasqual giornata no
VIVIANO – Il diagonale di Thereau non è forte, ma comunque velenoso e molto angolato. Pronto nelle altre circostanze, anche se il Chievo arriva raramente al tiro. Sceglie bene il tempo dell’uscita su un erroraccio dei suoi centrocampisti. Senza infamia, senza lode, 6.
RONCAGLIA – Il gol arriva comunque dalla sua parte, anche se col passare del tempo si riprende con un paio d’anticipi dei suoi. Nel secondo tempo si avventura anche in avanti dove Jokic lo ferma in modo a dir poco rischioso. E ci poteva pure stare il rigore. Ci sta, invece, il giallo che, come per Pizarro, costerà un turno di stop. Assenza che peserà, 6.
G. RODRIGUEZ – Si fa trovare impreparato dall’inserimento di Thereau che buca Viviano, ma si fa anche immediatamente perdonare con la deviazione che vale il pareggio. Poggio e buca fanno pari, 6.
TOMOVIC – Se si esclude un tiro sbilenco di Luciano a qualche minuto dall’intervallo, dalla sua parte la Fiorentina soffre meno. Ordinato, 6.
CUADRADO – Nonostante le fatiche in nazionale, Montella lo conferma titolare cercando profondità e accelerazioni. Per tutto il primo tempo, il colombiano, ricambia a modo la fiducia del tecnico, trovando anche il giusto traversone per Toni. Allarga troppo la conclusione su bell’invito di Jovetic, in un secondo tempo nel quale comunque non si risparmia mai. Un moto perpetuo, 6,5.
Dal 37’ st LJAJIC – S.v.
ROMULO – Resta tra gli intoccabili di Montella, e offre la consueta corsa a tutto campo. Ottima chiusura in area di rigore sul finale di primo tempo, prima di restare negli spogliatoi. Volenteroso, 6.
Dal 1’st MIGLIACCIO – Il suo ingresso regala un pizzico di solidità in più in un centrocampo che non gira sui soliti ritmi. Efficace, 6.
PIZARRO – Il suo rientro si fa sentire, in positivo, per la squadra. Ma rispetto ad altre partite sembra meno nel vivo del gioco, e la Fiorentina costruisce poco. Qualche problemino anche nel secondo tempo, quando non sembra nemmeno trovare la giusta misura nei lanci lunghi. A completare una giornata non eccelsa anche il giallo, su fallo di mano, che gli costerà la squalifica contro la Lazio. Svagato, 5,5.
BORJA VALERO – Svaria in ogni zona del centrocampo, cercando maggiore spazio, ma la linea mediana viola oggi soffre un po’ più del solito. Alla lunga la musica non cambia, lui appare sottotono rispetto ad altre prestazioni, e i palloni sprecati sono fin troppi. Confuso anche quando può concludere a rete. Non sembra lui, 5.
PASQUAL – Alla ricerca di qualche traversone interessante trova più che altro la prima occasione della gara sul tocco di Jovetic, neutralizzata da un ottimo Sorrentino. Col passare del tempo arretra il baricentro, anche perché il Chievo spinge di più. Ma gli errori anche in appoggio non terminano. Giornataccia, 5.
JOVETIC – L’assist per Pasqual, di tacco, è un gioiello che andrebbe sfruttato meglio. E’ però anche l’unico acuto di un primo tempo nel quale tende ad intestardirsi troppo nelle proprie azioni personali. Meglio quando gioca di sponda, come con Cuadrado in apertura di secondo tempo, anche perché non trova praticamente mai la mira giusta nelle conclusioni da fuori. Parecchio in ombra, 5.
TONI – Ha il merito di spizzare di quanto basta il calcio d’angolo dalla sinistra dal quale nasce il pareggio di Rodriguez. E meriterebbe il gol per la torsione sul cross di Cuadrado che manda a stamparsi sul palo il pallone del possibile raddoppio. Paga la stanchezza nel secondo tempo e lascia spazio ad El Hamdaoui. Resta comunque più pericoloso di Jojo, 6.
Dal 24’st EL HAMDAOUI – Poco più di venti minuti per provare a regalare qualcosa d’importante ai suoi. Sarà che il tempo è poco, o che il Chievo è messo bene in campo, fatto sta che non ha grandi occasioni. E in pratica non incide, 5,5.
MONTELLA – Conferma quella che è l’attuale ossatura della squadra, e no rinuncia a Cuadrado sulla destra. La sua Fiorentina però è meno equilibrata rispetto al solito, e davanti ai tre di difesa sembrano arrivare da tutte le parti. Il centrocampo tiene meno e l’attacco è abulico nel primo tempo, nonostante Cuadrado si dia un gran da fare. Ricomincia senza Romulo e con Migliaccio al suo posto, poi tira fuori Toni e tenta la carta El Hamdaoui. Eppure l’inerzia della gara non cambia, e anzi nel finale è il Chievo ad attaccare. Piccolo passo indietro, seppure come al solito andrebbero riviste almeno un paio di situazioni arbitrali, dalla mancata espulsione di Dramè al rigore di Roncaglia, 5,5.