LE PAGELLE, Gila non basta, Sinisa troppo rinunciatario

27.02.2011 16:51 di  Tommaso Loreto   vedi letture
LE PAGELLE, Gila non basta, Sinisa troppo rinunciatario
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

BORUC – Praticamente mai chiamato in causa per tutto l’arco del primo tempo, si crea problemi da solo con le consuete incertezze di quando gioca con i piedi. Il tapin con Donati è roba da Gialappa’s, ma per fortuna della Fiorentina è una beffa solo per i padroni di casa. Prontissimo sulla deviazione di Comotto, deve arrendersi di fronte all’esterno di Ghezzal. Perforabile, 5,5.

COMOTTO – Si fa trovare pronto in almeno un paio di circostanze sui palloni spioventi. Bene anche quando spinge, come nel cross teso per la sforbiciata di Mutu. Rimedia il giallo ad inizio secondo tempo e fa venire i brividi a Boruc con una deviazione sotto misura. Irruento, 6.

NATALI – La scelta del Bari di affidarsi ai traversoni dalle fasce lo trova spesso protagonista in positivo. Fino a metà del secondo tempo, comunque, i biancorossi non creano grandi problemi, poi anche lui va in apnea, 6.

GAMBERINI – Il colpetto in avvio di gara rifilatogli da Castillo non dev’esser stato piacevole. Stesso dicasi per la manata in faccia ricevuta sugli sviluppi di un corner sempre dall’ex viola. Per il resto giornata tranquilla. Preso di mira, 6.

PASQUAL – Positive le chiusure, spesso e volentieri, su Bentivoglio. Stesso dicasi nella ripresa quando riesce anche a riavviare con precisione la manovra. Diligente, 6,5.

DONADEL – Recupera palloni preziosi, ma ne spreca altrettanti in fase di assistenza o nei traversoni dalla tre quarti. Quando ci sarebbe da tamponare e ripartire manca il suo apporto, 5,5.

MONTOLIVO – Qualche errore di troppo in avvio di partita, ma anche e soprattutto il lancio che in piena area di rigore libera Gilardino al tiro e al gol. Nella ripresa si mette al servizio della squadra e arretra il proprio baricentro. Pochi slanci, 6.

BEHRAMI – Dà il via alla bella manovra che porta Ljajic al tiro dopo dieci minuti di gioco. Meno lucido e costante rispetto al solito, ma la sua spinta non la fa mancare mai. A scartamento ridotto, 6.
Dal 39’st CAMPORESE – S.v.

LJAJIC – Nei primi minuti ha qualche difficoltà a trovare la giusta posizione e Mihajlovic s’arrabbia. Gli capita anche la prima occasione, ma spara alto dal limite dell’area. Lascia dopo quasi un’ora di gioco per la verità abbastanza incolore, 5.
Dal 14’st VARGAS – Prima sgroppata di grande potenza con successivo traversone da applausi. Si ripete poco dopo potandosi dietro tre uomini. Scalpitante, 6.

MUTU – Nei primi venti minuti viene regolarmente annullato dalla linea difensiva barese e dai raddoppi di Gazzi. S’arrabbia spesso quando l’azione non sortisce frutti, ma il tentativo in acrobazia su cross di Comotto è molto pregevole. Si vede poco, nel secondo tempo ricorre anche spesso al fallo, ma è chiaro che la condizione è ancora tutta da trovare. Ingolfato, 5,5.
Dal 22’st CERCI – Dovrebbe ravvivare una Fiorentina che, nella ripresa, non fa niente per chiudere la partita. Alla fine trova solo un unico spunto individuale con tiro parato. Un po’ poco, 5,5.

GILARDINO – E’ buona la sponda che libera Ljajic alla prima conclusione a rete della Fiorentina. E’ micidiale, invece, il diagonale di sinistro che vale il vantaggio gigliato. Tecnica e precisione che restistuiscono al bomber il duecentesimo gol da professionista. Di fatto è l’unico pallone buono che trasforma in oro. Un gioiello sprecato, 7.

MIHAJLOVIC – Risparmia sia D’Agostino che Vargas, almeno all’inizio, e rilancia sulla destra Ljajic, in una Fiorentina comunque votata all’attacco. Dopo una buona occasione di Ljajic i suoi passano grazie a un gran gol di Gilardino. Dopo il vantaggio la Fiorentina non rischia mai, anche perchè di fronte ha una squadra in ginocchio che gioca in un ambiente ostile. Al quarto d’ora della ripresa getta nella mischia Vargas per uno spento Ljajic, ma è il brivido sul rinvio di Boruc a ravvivare il Bari e la sua squadra soffre. Nel finale inserisce anche Camporese, a ulteriore difesa dell’unico spunto di Gilardino. E la giocata di Ghezzal punisce la mancanza d’idee della sua squadra. Due punti persi, gli ennesimi, a fronte di un atteggiamento fin troppo rinunciatario, 5.