LE PAGELLE, Finalmente Santana, bulldozer Vargas
FREY – La prima parata è semplice, intorno al quarantesimo, su un colpo di testa innocuo. Idem nel secondo tempo, anche se la parata di “bagger” sulla punizione di Pjanic mette i brividi . Merito di una Fiorentina che tiene sempre lontano gli attaccanti dall'area di rigore. Lui però resta una garanzia, e quando deve sfoderare i guantoni per salvare risultato e qualificazione si fa trovare presente sul tiro ravvicinato di Makoun. Bis concesso subito dopo uscendo di piede su Cris. Il tris? Su Lisandro in pieno recuperto. Praticamente come un gol, 7,5.
DE SILVESTRI – Sorpresa dell'ultima ora, viene preferito a Comotto e prova a pungere in attacco nei primi minuti. Bello il lancio, nella ripresa, che per poco non mette Santana a tu per tu col portiere avversario. Col passare del tempo arretra il proprio raggio d'azione, e fa bene. A sette minuti dalla fine si fa 40 metri di campo come se niente fosse. Impressionante, 7.
Dal 40' st COMOTTO – S.v.
DAINELLI – Pare severa l'ammonizione che lo costringerà a saltare la trasferta di Liverpool. Soprattutto se paragonata agli interventi, rudi, di Boumsong. Turno di riposo in vista di uno storico ottavo di finale. Capitan coraggio, 6,5.
KROLDRUP – Attento su ogni pallone, contiene bene gli attacchi francesi, seppure a tratti siano sterili. Provvidenziale su Gomis lanciato a rete. Perno, 6,5.
GOBBI – Non fa mancare il suo apporto nella spinta, giostrando bene la corsia sinistra con Vargas. Nel secondo tempo dialoga spesso con Kroldrup alla ricerca della giusta sinergia in difesa. Si becca il giallo, ma rimedia a un fallo non chiamato su Zanetti. Non sembra soffrire troppo l'ingresso di Lisandro Lopez. All'altezza, 6,5.
ZANETTI – Meno appariscente rispetto al compagno di reparto, nel primo tempo, ma di certo là nel mezzo sa farsi valere. Lo si capisce anche dagli interventi, spesso duri, che interrompono la manovra del Lione. Non si risparmia, 6,5.
Dal 35'st JORGENSEN – S.v.
MONTOLIVO – Ottimo in fase di copertura, soprattutto quando va ad aiutare De Silvestri sugli attacchi del Lione. Non si ferma un attimo, intercetta palloni, riavvia la manovra, svaria in ogni zona della metà campo e si fa trovare pronto anche in difesa. Avvia la splendida azione, con Marchionni, che mette di nuovo Gilardino nelle condizioni di segnare. L'idolo Gerrard sarebbe orgoglioso, 7,5.
MARCHIONNI – E' tutto suo il merito del calcio di rigore concesso dopo venticinque minuti di gioco nel primo tempo. Nel secondo tempo riceve da Santana e si presenta da solo davanti a Lloris. L'intervento del difensore francese, però, è perfetto. Scheggia, 6,5.
VARGAS – Parte in sordina, ma è prontissimo a sfruttare l'occasione del penalty portando la Fiorentina in vantaggio e tutta Firenze in paradiso. Nel secondo tempo, sotto la tribuna, provano a rubargli palla in due. Tutto inutile. E quando li supera di prepotenza solo un'insensata decisione dell'arbitro lo ferma. Altro che locomotiva....un bulldozer, 8.
SANTANA – Campione di sfortuna. Arpiona un pallone difficile a mezza altezza e lo schianta sul palo a Lloris battuto dopo pochi minuti. Ruba un buon pallone a fine primo tempo dimostrando di essere in partita. Sforna l'assist giusto per Marchionni anticipato all'ultimo. Esce fra gli applausi, e sono tutti meritati. Finalmente!, 7.
Dal 25'st DONADEL – Entra e si mette subito a combattere su ogni pallone. Presente all'appello, 6.
GILARDINO – Sul palo di Santana saggia i riflessi del portiere francese. Calcio d'angolo e ancora palo con splendida girata di testa. Si destreggia in mezzo agli avversari con una semplicità imbarazzante. Manda a lato di poco il possibile raddoppio. Più grave l'errore sul cross di Marchionni dall'altezza del dischetto del rigore. Non è cinico come sempre, ma di certo sa far salire tutta la squadra. I gol li tenga pure per gli ottavi di finale...6.
PRANDELLI – Sentire il “Franchi” dalla panchina, stasera, dev'essere roba da brividi veri. L'avvio della sua squadra è rabbioso, e i due pali in un minuto confermano la voglia dei suoi di passare il girone. E il gol su rigore ne è solo la logica conseguenza. L'impresa di materializza con lo scoccare dei minuti, e più che il tempo passa e più che la Fiorentina gioca con scioltezza. Anche quando il Lione prova a riversarsi in avanti e la Viola soffre drammaticamente. Dove vuole arrivare? 8.