LE ALI DELLA LIBERTÀ
Dalle parole che avevano scombussolato il 'nivel emosionale' dei fiorentini, al post partita contro il Bologna sembra essere passato un lunghissimo lasso di tempo. Nel mezzo, gli incontri del tecnico con Corvino e con Andrea Della Valle e soprattutto la vittoria di Bologna, la terza consecutiva in trasferta, la terza arrivata anche grazie a un cambio di modulo che ha liberato l'estro delle ali viola.
Il 4-2-3-1 visto nelle ultime uscite pare essere finalmente il modulo definitivo scelto dal portoghese per permettere ai propri giocatori di essere schierati nei rispettivi ruoli e dunque di rendere di più nel corso della partita. I 4 difensori con due esterni alle spalle di Bernardeschi e Tello hanno permesso alle ali di avere maggiore libertà offensiva e dunque di pressare di più obbligando gli avversari a lasciare maggiormente liberi sia Kalinic che Ilicic in trequarti. Un equilibrio che parte dalla difesa, con la Fiorentina seconda migliore retroguardia del campionato, e che termina con la vena realizzativa ritrovata dal bomber croato.
Tutto questo non significa che la Fiorentina sia definitivamente guarita. Solo le prossime due sfide, quella europea contro lo Slovan Liberec e quella in campionato contro la Sampdoria, faranno capire se la mecidina tattica basterà per risollevare una stagione ancora altalenante. La strada intrapresa ha quanto meno riportato alcune certezze allo spogliatoio, abbandonando le continue modifiche che sembravano aver mandato in confusione gran parte della rosa.
La Fiorentina vola sulle ali, libere di inventare e di pressare senza compiti difensivi. A gennaio questo ruolo potrebbe essere aggiornato con un nuovo arrivo, magari con la cessione di un centrocampista, ma questi sono discorsi ancora prematuri. Prima c'è da riprendere i punti persi per strada, vincere contro il Genoa nel recupero e arrivare a Natale in una posizione di classifica 'europea' e consolidata. Compiti non semplici, ma che la Fiorentina deve obbligatoriamente raggiungere per non continuare a vivere questa anonima montagna russa.