LAFONT, Metamorfosi in un mese: ora è un muro

24.12.2018 18:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
LAFONT, Metamorfosi in un mese: ora è un muro
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Quindici partite con la maglia viola sulle spalle non è forse ancora un numero sufficiente per poter dare un giudizio definitivo sul rendimento di Alban Lafont. Sta di fatto che il portierino francese, arrivato in estate dal Tolosa per 8,5 milioni di euro, nelle ultime settimane ha fatto vedere progressi importanti che inducono all’ottimismo e che legittimano quel pesantissimo soprannome (“il Donnarumma di Francia”) con il quale il classe ’99 si è presentato in riva all’Arno. 

I numeri di Lafont sono piuttosto chiari: 15 partite, come detto (due saltate per infortunio), 15 gol incassati e 5 partite terminate con il clean sheet (ovvero con la porta inviolata: Udinese, Spal, Atalanta, Bologna e Milan). Un bottino niente male per un ragazzo di appena 19 anni a cui è stato affidato il compito di difendere la porta di una squadra che in questa stagione è partita ai nastri di partenza con il preciso obiettivo di lottare per l’Europa League. Tanto per fare un esempio, il suo “omologo” Donnarumma quest’anno ha sbarrato la porta ai suoi avversari appena in tre circostanze. Stesso dicasi per Strakosha (il portiere attualmente al 4° posto), che non ha subito gol solo in 4 partite.

Eppure i “nei” nelle prestazioni di Lafont non mancano. E a cavallo del difficile momento vissuto dalla Fiorentina tra ottobre e dicembre si sono sommati in modo notevole: tra gli errori più evidenti restano l’uscita incerta contro la Roma che è costata il gol allo scadere di Florenzi (i viola vincevano 1-0 fino all’84’) e due dei tre gol segnati dal Sassuolo a inizio dicembre (ovvero quelli di Babacar e soprattutto di Sensi). Per il resto, negli occhi dei tifosi viola restano le grandi parate fatte contro l’Empoli (su Caputo) e a San Siro pochi giorni fa (in particolare quelle su Ricardo Rodriguez tra primo e secondo tempo). La Viola, insomma, ha trovato un portiere di cui fidarsi.