LA STORIA SIAMO NOI
La storia siamo noi, nessuno si senta escluso, cantava De Gregori. Del resto, uno 0-5 che mai e poi mai era andato in scena tra le mura del Franchi in ottantacinque anni di storia fatti di due Scudetti, sei Coppe Italia, una Coppa delle Coppe e qualche mini trofeo, non può che essere un pesantissimo mattone da inserire con fatica nel muro della storia della Fiorentina. La storia l'hanno fatta loro. I giocatori e la dirigenza, che da questo 0-5 ne usciranno marchiati a vita. Senza alibi, senza sconti. Una squadra che, alla vigilia dell'appuntamento più sentito da Firenze, era stata definita (testuali parole dell'a.d. Mencucci) 'carica, determinata e con la bava alla bocca' (alla faccia del punteggio iper-tennistico) ed una dirigenza che per porgere le proprie scuse ha aspettato l'una di notte, quando ormai una città intera tentava di stringersi tra le lacrime nel tepore delle lenzuola, pervasa dagli incubi e dai fantasmi di una retrocessione che giornata dopo giornata fa sempre più paura. La storia attuale tuttavia ci dice anche che dopo sette anni fatti di tante gioie ma anche di troppi momenti deludenti, la Fiorentina ha dato il suo definitivo addio a Pantaleo Corvino, il Pigmalione che ha plasmato con instancabile passione formazioni che hanno regalato tante soddisfazioni al popolo viola. Una città che negli anni ha visto la propria Fiorentina raggiungere una semifinale di Coppa Uefa, due (quattro sul campo) qualificazioni alla Champions League, una delle quali sarebbe potuta culminare con l'accesso ai Quarti, ed una semifinale di Coppa Italia, senza ovviamente contare tutto il magnifico lavoro svolto nel settore giovanile, dove, sotto l'egida di Corvino, la Fiorentina ha conquistato numerosi trofei in tutte le categorie, l'ultimo dei quali proprio in questo inizio di stagione.
Ed anche questa è storia. Indiscutibilmente. Gli ultimi due anni e mezzo di Pantaleo a Firenze però parlano di una Fiorentina spenta e triste, figlia di scelte di mercato quasi sempre sbagliate e adagiata sulle poche motivazioni di un gruppo ormai mentalmente esaurito. Un undicesimo, un nono ed attualmente un pericolossisimo quindicesimo posto sono gli ultimi risultati delle Fiorentine messe insieme dal d.s. di Vernole, che oggi si ritrova ad essere il primo di una lunga lista di persone che a fine stagione verranno probabilmente epurate. Quelle stesse persone che oggi i tifosi viola hanno voluto ringraziare per l'indegna prova di sabato sera con un lapidario striscione (LEGGI QUI) che non lascia spazio ad ulteriori repliche. La Fiorentina dunque adesso riparte: la prossima tappa sarà Viareggio o Montecatini, dove da martedì la squadra viola effettuerà un ritiro monastico per preparare al meglio la trasferta di Genova quando i viola saranno chiamati ad una prova di radicale riscatto dopo lo storico ed incancellabile scempio di sabato sera. Adesso si è chiusa una porta. Speriamo che il portone si apra al più presto.