LA STORIA DI ALBAN LAFONT, OBIETTIVO PER LA PORTA VIOLA
La Fiorentina è ancora alla ricerca di un portiere per difendere i pali della propria porta la prossima stagione. E in attesa di una sentenza Uefa che tarda ad arrivare e che cambierà inveitabilmente i piani della società viola, Corvino e Freitas continuano a scandagliare il mercato degli estremi difensori in Italia e in Europa.
Idea delle ultime ore è quella legata al nome di Alban Lafont, giovane portiere francese del Tolosa la cui storia ha dell'incredibile e merita di essere raccontata.
Nato il 23 gennaio 1999 a Ouagadougou, in Burkina Faso, Alban si è trasferito in Francia all'età di 9 anni, acquisendo poi la cittadinanza francese. La passione è stata sempre la stessa, il calcio. A cambiare semmai è stato il modo in cui lo ha giocato. Lafont voleva diventare attaccante, ed è proprio così che ha giocato i primi anni della sua esperienza nelle squadre locali. Poi però a 14 anni la svolta: Alban viene messo a difendere i pali della porta e da lì non uscirà più, conquistando prima le attenzioni del Tolosa e poi delle nazionali giovanili francesi. Il giovane portiere viene così acquistato dalla squadra della Francia meridionale per giocare nelle proprie giovanili, ma l'occasione in prima squadra non tarda ad arrivare.
Il 28 novembre 2015 ecco un'altra sliding door: il Tolosa è penultimo in classifica e non considera affidabili i suoi portieri. Arriva così la grande occasione dell'esordio in Ligue 1 a 16 anni e 10 mesi (il più giovane della storia francese) nella vittoria per 2-0 contro il Nizza.
Da quel momento Lafont non ha più lasciato la porta del Tolosa, arrivando a collezionare 98 presenze e 30 clean sheet a soli 19 anni. La squadra francese è stata lungimirante e due anni fa gli ha rinnovato il contratto fino a giugno 2020, quindi per avere il "Donnarumma di Francia" (così è stato chiamato in patria) servirà sborsare una cifra notevole, ma la Fiorentina ci proverà comunque. E per capire di che personaggio stiamo parlando, ripeschiamo le parole che il padre condivise qualche giorno dopo l'esordio in Ligue 1: "Cinque anni fa stava ancora giocando come attaccante e segnava gol. Un mese fa era solo un giocatore delle giovanili. Ora è un professionista".