LA STAFFETTA
È una Fiorentina rinfrancata, quella partita alla volta di Udine per sottoporsi all'esame con i bianconeri guidati dall'ex viola Beppe Iachini. Sembrano abbastanza definite le scelte che dovrebbe andar compiendo Paulo Sousa questa sera, se non fosse per un paio di dubbi. Uno riguarda la difesa - e ne abbiamo già ampiamente parlato (LEGGI QUI) - con il ballottaggio tra Salcedo e De Maio per rimpiazzare l'infortunato Astori. L'altro, quello più grande, riguarda invece l'attacco, con molteplici opzioni per il tecnico portoghese, il quale ha a disposizione adesso praticamente tutto il reparto offensivo. Sarà la solita unica punta di sempre, o c'è la possibilità che Sousa insista con l'esperimento - avviato nella sfida al PAOK e proseguito negli ultimi venti minuti con la Roma - delle due punte? E, soprattutto, uno o due che siano, a chi toccherà l'onere e l'onore di scendere in campo, guidando l'attacco gigliato?
Kalinic è il titolare designato dalle gerarchie. Ma il croato è sceso in campo sempre e comunque, e potrebbe aver bisogno di tirare un po' il fiato, perché la stagione è ancora lunga, e nessuno in casa Fiorentina intende dover rinunciare a lui, per alcun motivo. Ecco dunque candidarsi con prepotenza Babacar, rilanciato dalle parole di Sousa, che ha voluto sottolineare quanto il senegalese stia dando il massimo in allenamento, toccando livelli di impegno mai ravvisati prima dalle parti del Franchi. Per questo, a uno o a due che sia stasera l'attacco, ecco che un posto dovrebbe spettargli "di diritto". Un diritto conquistato, sia chiaro, e non naturale. Sarebbe sbagliato dimenticarsi di Mauro Zarate: l'argentino sta vivendo un momento molto difficile dal punto di vista personale, ma lo Zarate Kid visto a Firenze è un altro giocatore. Più equilibrato e tranquillo a livello emotivo, ma sempre in grado di spaccare le partite con il suo estro, qualità che non si ritrova in molti altri elementi della rosa. Ecco che, quindi, molto probabilmente sarà staffetta, ma non è questione solamente di Udine: una Fiorentina che intende mantenere standard elevati, e togliersi delle soddisfazioni, non può prescindere dall'imporre una staffetta continua tra gli attaccanti, da sempre i giocatori più letali, ma che hanno bisogno di toccare il campo con una certa regolarità, per non perdere stimoli e condizione.