LA SPEDIZIONE DEI MILLE

10.06.2013 20:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
LA SPEDIZIONE DEI MILLE
FirenzeViola.it

Il segnale è di quelli certamente incoraggianti. I mille abbonamenti che già nella giornata di oggi sono stati sottoscritti sono il miglior viatico col quale Firenze poteva rispondere non solo alla bella stagione da poco conclusa, ma sopratutto alle parole di Stevan Jovetic che hanno fatto letteralmente infuriare tutti i tifosi viola. Il dato,  però, è reso ancor più confortante se si osserva che di queste circa 900 tessere, oltre il 40% appartengono ad abbonati ex novo, ovvero a quella teorica frangia di tifosi che nella passata stagione non aveva rinnovato la propria fiducia alla causa viola, dopo le due annate deludenti targate Mihajlovic-Rossi.

Un dato, dunque, che fa assolutamente ben sperare se si pensa che solo un anno fa - dopo un mese dall'apertura ufficiale della campagna abbonamenti - erano state sottoscritte appena 6000 tessere (LEGGI QUI): una cifra che stavolta, nonostante un sensibile aumento dei prezzi in tribuna per i lavori che verranno effettuati nelle prossime settimane, potrebbe essere eguagliata e superata in brevissimo tempo. L'ambizioso obiettivo della Fiorentina infatti, come ricordato in più di un'occasione, è quello di arrivare al prossimo 14 d'agosto (termine ultimo e simbolico della campagna abbonamenti, che potrebbe protrarsi ancora più a lungo) con 20.000 tessere staccate, una cifra davvero importante considerando il difficile momento che sta vivendo il nostro Paese sotto il profilo economico.

Nella passata stagione gli abbonamenti sottoscritti furono 13.885, una cifra modesta che però era se non altro riuscita ad invertire il trend negativo delle precedenti tre annate (dai 20.349 dell'ultima stagione di Prandelli sulla panchina viola, si era ben presto passati ai 16.077 del primo campionato Mihajlovic fino agli sconfortanti 13.385 dell'annus horribilis dei cazzotti di Delio). Adesso, però, la Fiorentina chiede la svolta: non sarà certo facile tornare ai fasti che si vivevano ai tempi di Prandelli, quando la Champions era di casa allo stadio Franchi, ma le premesse per tornare a riempire in pianta stabile il ''Comunale'' ci sono davvero tutte.