LA SOLITUDINE DEL NR.1
Il primo turno di qualificazione ai prossimi mondiali in Russia l'ha visto dalla tribuna. Non è un gran momento per Ciprian Tatarusanu, inutile negarlo. L'estate appena passata verrà ricordata come quella degli Europei in Francia vinti dal Portogallo, e per il portiere della Fiorentina non c'è stata grande gloria con la maglia della nazionale romena.
Tanto più alla luce di qualche uscita a vuoto che ha complicato il cammino dei suoi compagni di squadra. Nella gara di domenica scorsa, poi, Tatarusanu è rimasto fuori dall'1-1 della Romania contro il Montenegro di Jovetic (che è andato in gol). Di contro, in maglia viola non è andata meglio.
Il romeno ha partecipato alla sfilza di sconfitte nelle amichevoli estive, poi si è ritrovato di fronte Higuain e tutto è peggiorato. Al netto dei gol subiti a Torino contro la Juve, Tata, non ha sorriso troppo nemmeno contro il Chievo, vista la sostituzione obbligata a favore di Lezzerini, divenuto protagonista della vittoria nel giorno dei festeggiamenti per i 90 anni del club.
Adesso che il prossimo appuntamento per la Romania è fissato in Armenia per l'otto di ottobre, Tatarusanu avrà tutto il tempo per ritrovare fiducia tra i pali. A cominciare da domenica quando, salvo sorprese, si riprenderà la maglia da titolare a Marassi contro il Genoa. Con Lezzerini che già si è fatto trovare pronto, e con Dragowski che - almeno a parole - ha già fatto intendere di voler dare battaglia per il ruolo da titolare, Tata è chiamato a lasciarsi alle spalle le incertezze degli ultimi mesi.
Mesi estivi nei quali, tra l'altro, Sportiello è stato assai vicino a conferma che più di un pensiero sul ruolo del portiere, in casa viola, è stato fatto. Nella solitudine che, da sempre, contraddistingue il ruolo del portiere non resta che augurarsi che il romeno sappia trovare la concentrazione dei tempi migliori.