LA PRIMA DI DELIO, Voglia di vincere
Serata d'altri tempi al "Franchi". E te n'accorgi subito. Firenze aspettava questa serata da dieci giorni facendo il conto alla rovescia. E moriva dalla voglia di scoprire il volto della nuova Viola di Delio. Dall'altra parte la squadra attendeva un sostegno del genere da tempo. Infondo, negli ultimi mesi, nemmeno le vittorie salvavano la squadra dai fischi finali. E c'è stato un momento, nel corso della ripresa, in cui la Fiorentina veniva letteralmente trascinata dalla sua gente. Tanto da mettere i brividi ad Abbiati e alla retroguardia rossonera. Sotto questo aspetto, di certo, Firenze e la Fiorentina si sono ritrovati. Ed è probabilmente questa la migliore notizia.
Le altre indicazioni, per forza di cose, non possono che essere momentaneamente premature. Qualcosa di più in campo, anche solo a livello di corsa senza palla, si è visto, ma era chiaro che Rossi non potesse rivoltare la squadra come un calzino e trasformarla subito con la bacchetta magica. L'attacco ha sofferto i pochi approvvigionamenti, in mezzo al campo Munari è stato travolto, e se non c'avesse messo lo zampino l'arbitro Mazzoleni (strano ma vero eppure ogni tanto accade anche alla Fiorentina di essere favorita dagli arbitri), nella prima mezz'ora, probabilmente il Milan avrebbe piazzato il gol del vantaggio. E tutto sarebbe stato più complicato.
Ma se è vero che la fortuna aiuta gli audaci, è altrettanto vero che gli episodi hanno girato a favore di una Fiorentina comunque gagliarda. Con Behrami che ancora una volta ha corso per quattro, con Nastasic che ha impressionato per autorevolezza e personalità e con un Delio Rossi che, tutto sommato, ha letto bene il cambio nell'intervallo Cerci-Silva e quello a metà ripresa Kharja-Munari. La fortuna di un palo che, finalmente, ha rovinato la festa al "Papero" in versione bestia nera ha completato il quadro. Un quadro, per inciso, assai positivo. Con un punto che ha il vago sapore della vittoria.
O, quantomeno, della speranza. Perchè, poi, è questo l'aspetto migliore della gara con il Milan. E il viatico più stimolante in vista delle prossime sfide contro Palermo, Roma ed Inter. Firenze torna a sperare nella sua Fiorentina. La gente torna allo stadio per incitare i suoi e sperare, di nuovo, in un ritorno in Europa. Situazioni che sembrerebbero persino versioni normali ma che, di recente, si erano smarrite in zona "Franchi". Insieme a tutte le speranze del caso. Quella rassegnazione, oggi, sembra dimenticata. E ha lasciato spazio a una rinnovata voglia di vincere. La cura Rossi, evidentemente, è già cominciata. E la prescrizione di una pesante dose di "lavoro-lavoro-lavoro", i suoi frutti, sembra averli già sortiti.