LA PARTITA DELL'ANNO?
Ancora una partita. E' stata questa la prima dichiarazione di Andrea Della Valle al termine della gara di ieri sera che ha visto per l'ennesima volta i viola soccombere di fronte ad un avversario di blasone. Non è ancora il momento di pensare al futuro, ad una ricostruzione quanto mai necessaria dopo due stagioni oggettivamente deludenti; due stagioni lontano dall'Europa. Prima c'è quella che l'ex presidente viola definisce "la partita dell'anno", riferendosi al prossimo impegno casalingo della Fiorentina contro la Juventus. Per i tifosi viola non di primissimo pelo questa definizione suonerà certamente familiare; così infatti era chiamata la sfida contro i bianconeri prima dell'arrivo dei Della Valle a Firenze. I motivi erano essenzialmente la fortissima rivalità tra le due tifoserie e la conseguente gioia che una vittoria della Fiorentina poteva regalare. Una gioia tale da riuscire a colmare nei cuori dei tifosi la cronica mancanza di soddisfazioni nelle stagioni buie. E forse queste parole sono l'ennesima conferma, se mai ce ne fosse bisogno, che quella in corso è una di quelle stagioni, e che solo una vittoria con la rivale storica potrebbe essere in grado di "salvarla".
I tempi però sono cambiati, e la rivalità del "meglio secondi che ladri", di quella finale ad Avellino, di Baggio e via discorrendo non sembra essere più sentita come un tempo. Difficilmente quindi il popolo viola potrebbe accontentarsi di una vittoria domenica per guardare a questo campionato con il sorriso. Viceversa una eventuale sconfitta sarebbe l'ennesimo boccone amaro da mandare giù, e forse potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso delle polemiche; sicuramente non il miglir viatico in vista dell'ormai attesissimo CdA di fine aprile, quello che servirà a pianificare la ricostruzione. Un rilancio del progetto Fiorentina che i Della Valle hanno fatto intendere sarà in grande stile. Firenze però è stanca di proclami, vuole vedere i fatti. La proprietà fino ad oggi ha sempre mantenuto quello che ha promesso, e se non lo ha fatto è stato per cause sfortunate, leggasi infortuni a catena, o "extracalcistiche". E allora che arrivi presto questa partita dell'anno; c'è un progetto da rilanciare e molto lavoro da fare.