LA NUOVA STRADA
Da mercoledì sera, in casa Fiorentina qualcuno si sarà sentito sicuramente più leggero al triplice fischio di Doveri, che sanciva la prima vittoria viola in questo campionato, e contestualmente anche da febbraio a questa parte.
Piuttosto probabile che questo qualcuno risponda anche all'identikit di Vincenzo Montella, anch'egli a secco di vittorie nel campionato italiano, ed alla guida di un club, da troppo tempo. L'ha ritrovata contro quella Sampdoria che rappresenta una fetta importante del suo passato, così come il prossimo avversario sulla sua strada, il Milan che è anche l'ultima esperienza italiana prima di accettare il ritorno a Firenze. Più che su ciò che troveremo all'arrivo, è interessante concentrarsi sulla stessa, nuova strada. Lastricata di nuove intenzioni.
Sì, perché nella conferenza stampa di presentazione, ad inizio estate, il rientrante Daniele Pradè professò un credo ben preciso: "la nostra Fiorentina giocherà con il 4-3-3, due difensori che sappiano impostare ed un regista a centrocampo". Si può dire che, in parte, Vincenzo Montella stia facendo dietrofront rispetto a quelli che, allora, erano forse percepiti come crismi. Anche perché questo 3-5-2 con l'attacco leggero, pesante solamente se si parla di livello di talento, sembra riuscire a trasmettere maggiori sicurezze alla squadra, e garantire una strada più sicura sulla quale provare a far correre la nuova Fiorentina, ripartita sotto la spinta della nuova gestione Commisso. Questa sera, però, ci sarà già un nuovo ed importante test, per un intreccio di Montella con il suo stesso passato.