LA LUNGA SCIA DI SOUSA

07.02.2017 13:00 di  Dimitri Conti   vedi letture
LA LUNGA SCIA DI SOUSA
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© foto di Federico De Luca

Luciano Spalletti e Paulo Sousa, due allenatori che hanno molto in comune. Recentemente anche lo schieramento tattico delle rispettive squadre. Il tecnico portoghese, ormai è acclarato, sin dal suo insediamento sulla panchina della Fiorentina ha proposto un'idea di calcio ben delineata, e soprattutto basato su un modulo fluido, identificabile come 3-4-2-1 in partenza, ma soggetto a varie scalate difensive e scorrimenti che ne modificano l'assetto, rendendo lo schema viola capace di adattarsi alla singola circostanza. Di base, però, così pensato: centrale di destra che si allarga a coprire anche la fascia difensiva, scalata all'indietro del laterale sinistro, con il centrocampo che si riposiziona a quattro grazie all'allargamento della mezzapunta di sinistra. 

Spalletti, da quando ha dovuto rinunciare a Salah per gli impegni con l'Egitto, ha proposto il medesimo sistema di gioco, con caratterizzazioni del dettaglio che hanno ricordato molto lo schieramento di Sousa. Basti pensare al lavoro compiuto da Emerson e Bruno Peres sulle due corsie di centrocampo, o quello di Nainggolan dietro la punta, in un ruolo che ricorda molto quello ricoperto da Borja Valero in maglia viola. Non solo Spalletti, però, perché domenica sera anche Pioli "ha preso in prestito" il modulo di Sousa, ricalcandolo in maniera ancora più marcata. Lo schieramento dell'Inter allo Juventus Stadium, con D'Ambrosio e Candreva esterni a ricoprire i ruoli degli Olivera e Chiesa di turno, e la difesa a tre con Murillo a centro-destra che si preoccupava di uscire in fascia, sembrava ideato da Sousa. Piaccia o meno, la tattica di Sousa ha estimatori illustri, che si sono posti sulla lunga scia della strada inaugurata dall'allenatore portoghese.