LA GRANDE BRUTTEZZA

17.10.2016 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
LA GRANDE BRUTTEZZA

Non c’è gioco, non c’è forma fisica, non c’è grinta né entusiasmo, non c’è orgoglio né rispetto, non c’è volontà né determinazione, non c’è insomma la Fiorentina che vorremmo o almeno una squadra che si avvalga di queste caratteristiche, che possono anche non portare alle vittorie, ma che darebbero un senso alle partite. Invece il niente è quello che abbiamo visto anche ieri contro l’Atalanta.

In questi giorni è stata magnificata la nostra città, l’arte e i suoi capolavori con l’anteprima del film “Inferno”, la grande bellezza che tutto il mondo ci invidia il cui titolo è stato anche un triste presagio di quello che stiamo vivendo come tifosi viola! Soffriamo per una grande bruttezza che nessuno di noi si sarebbe mai immaginato di vedere in questo avvio di stagione!

Ognuno si prenda le proprie colpe, che sono tante, ma che vanno comunque spalmate su tante persone. Ieri Sousa sembra avere sfidato un po’ tutti mettendo in campo a sorpresa le due punte e togliendo Tomovic, quasi per assecondare quello che tutti chiedevano, senza però ottenere nessun risultato positivo, anzi. Ci sarà molto da lavorare, ma prima di tutto la società deve capire se la squadra e l’allenatore parlano ancora la stessa lingua. Le dichiarazioni ufficiali sono spesso delle ovvietà, ma qualcuno una scossa la dovrà pur dare perché le motivazioni e la voglia di far bene stanno a zero.

Vedere la Fiorentina contro l’Atalanta è stato di una noia mortale e non è arrivato nessun segnale di reazione da parte degli uomini in campo. I leader sembrano l’ombra di sé stessi, da Gonzalo a Badelj, da Borja Valero a Kalinic (ma solo perché non fa gol perché anche ieri mi è sembrato il più volenteroso di tutti), a Bernardeschi alla ricerca della posizione perduta. Si parla tanto di questa diversa preparazione estiva, ma a cosa si allenavano, alle “belle statuine” o a “nascondino”? Domenica sono sembrati i giochi preferiti!

I DV non sono avvezzi, solo raramente è successo, ad esonerare gli allenatori ma purtroppo questo filone di pensiero sta prendendo sempre più campo a Firenze, molti chiedono “la testa” del Mister, anche se credo che sono tanti quelli che dovrebbero andarsene.

A noi non rimane che fischiare, dopo aver sostenuto i ragazzi per novanta minuti, per far capire che non ci piace quello che vediamo. Abbiamo dato fiducia in 20.000 prima che il campionato iniziasse, siamo più o meno i soliti dello scorso anno…come i calciatori, ma noi la passione ce la mettiamo sempre.

 

La Signora in viola