LA FORZA DEI NUMERI

23.12.2018 11:00 di  Tommaso Bonan   vedi letture
LA FORZA DEI NUMERI
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© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS

Quella di San Siro è stata un po' una gara all'insegna dei numeri. Positivi, per la Fiorentina, inevitabilmente pesanti per la squadra di Gattuso. Innanzitutto il numero tre - quello più importante -, come i punti riportati a Firenze dalla squadra viola che permettono in un solo di colpo di migliorare la classifica e guardare con maggior morale alla sfida del Franchi contro il Parma (in programma mercoledì 26).

Del resto, la vittoria in trasferta era diventata oramai una chimera, per non parlare dell'ultima volta in cui i viola espugnarono Milano: era il novembre del 2013, finì 0-2. Con la firma di Vargas e Borja Valero, tanto per avere un'idea. La Fiorentina di oggi è un'altra cosa, in tutti i sensi. Basti pensare che la squadra di Pioli non vinceva due partite di fila in Serie A dalle prime due disputate in questo campionato. Segnale evidente di come - al netto di una qualità di gioco sicuramente migliorabile - qualcosa sia cambiato. Nella convinzione, nella solidità difensiva e perché no, anche nell'opportunismo.

Il gol di Chiesa, infatti, è arrivato con l'unico tiro nello specchio effettuato dalla Fiorentina nel match. La poca concretezza dei viola sotto porta, del resto, è un limite che Pioli si trascina dietro ormai da diverse partite, ma allo stesso tempo - se vogliamo - non è detto che questo sia un elemento solo ed esclusivamente negativo. Soprattutto se si considera la solidità difensiva ormai consolidata della Fiorentina.

Se da una parte Federico Chiesa non segnava in trasferta in Serie A da febbraio contro il Bologna, infatti, dall'altra l'elemento di continuità in questa Fiorentina ondivaga della prima parte di campionato è rappresentata dalla retroguardia viola. La quarta del campionato, dietro soltanto a Juventus, Napoli e Inter. Uno di quei dati inequivocabili su cui - giustamente - mister Pioli punta ad occhi chiusi. Non è un caso, dunque, se Pezzella, Vitor Hugo e compagni sono riusciti a limitare senza neanche troppi pensieri l'attacco del Milan (Higuain - tanto per fare un paragone con Simeone - per la prima volta dal suo arrivo in Italia è rimasto a secco di gol per otto partite consecutive). E a proposito del capitano argentino, tanto per chiudere in bellezza, doveroso segnalare come a San Siro sia arrivata la 50esima presenza in Serie A con la maglia della Fiorentina. Il modo migliore per festeggiare una vittoria che - per molti aspetti - può rappresentare l'inizio di un nuovo campionato viola.